Attenzione a quella "linea di convergenza", domenica rischio forti temporali

Attenzione a quella “linea di convergenza”, domenica rischio forti temporali

Daniele Ingemi

Attenzione a quella “linea di convergenza”, domenica rischio forti temporali

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venerdì 02 Novembre 2018 - 17:07

Anche la giornata di domenica 4 novembre rischia di essere caratterizzata dal maltempo che potrebbe divenire severo a causa del passaggio di una "linea di convergenza venti"

Come avevo annunciato da settimane la particolare configurazione barica che ormai da mesi insiste sull’area euro-atlantica continua ad esporre il nostro paese ad una serie di eventi meteorologici particolarmente intensi, che molto spesso causano gravi criticità idrauliche ed eventi alluvionali. Specie quando queste perturbazioni, rinvigorite dal notevole calore latente fornito dalle ancora calde (in superficie) acque del Mediterraneo, si accaniscono sulle stesse aree, già precedentemente vulnerate. La presenza ad est, sulla Russia europea, di un imponente anticiclone di blocco (alimentato da aria caldissima in quota che sale dai tropici e non viene ancora smaltita), costringe il flusso perturbato che entra dall’Atlantico a scivolare verso l’entroterra marocchino e algerino, per poi risalire in modo brusco verso le nostre regioni meridionali e la Sicilia, tramite una serie di fronti perturbati e linee temporalesche che a contatto con le calde acque superficiali del Canale di Sicilia e dello Ionio tendono a rinvigorirsi (il calore ceduto dal mare rafforza le correnti ascensionali producendo cumulonembi), trasformandosi in imponenti sistemi temporaleschi a mesoscala (vari temporali aggregati in un unico corpo nuvoloso) forieri di piogge e rovesci.

Dopo l’ultima ondata temporalesca della mattinata odierna, che ha duramente colpito i Peloritani meridionali, dove sono caduti oltre 123 mm di pioggia a Francavilla e oltre 100 mm ad Antillo, e l’area tirrenica, fra barcellonese e milazzese, domani avremo una momentanea tregua, in attesa dell’intenso peggioramento atteso nella giornata di domenica 4 novembre. Difatti quella di domani, sabato 3 novembre, sarà una giornata caratterizzata dalla variabilità, con maggiori spazi soleggiati al mattino a cui farà seguito un nuovo aumento della copertura nuvolosa nel corso del pomeriggio, specie sulla zona ionica e nello Stretto, dove si cominceranno ad addossare densi nuvoloni, che risaliranno da sud verso nord i Peloritani. Questo aumento della copertura nuvolosa anticiperà l’intenso maltempo di domenica.

Nella serata fra sabato 3 e domenica 4 novembre un nuovo intenso sistema frontale risalirà dal nord-africa, muovendosi verso la Sardegna e la Sicilia, preceduto da un flusso di umide correnti sciroccali nei bassi strati, cariche di vapore acqueo. Il sistema frontale si assocerà ad una circolazione depressionaria che dalla Tunisia si dovrebbe spostare verso il basso Tirreno occidentale ed in seguito il sud della Sardegna. Sul messinese il grosso del maltempo si dovrebbe vedere nella prima mattinata di domenica 4 novembre, per la risalita di una "linea di convergenza” fra venti di scirocco e libeccio, che favorirà, a sua volta, la risalita di temporali e di rovesci molto intensi. In questo caso i venti di libeccio, essendo più freschi e densi, si inseriranno al di sotto dei più caldi e umidi venti di scirocco che spireranno sullo Ionio, costringendo quest’ultimi a sollevarsi bruscamente verso l’alto, originando così forti correnti ascensionali (moti convettivi) che favoriranno lo sviluppo di una lunga “cintura di cumulonembi” (nubi alte più di 12-13 km), forieri di piogge e temporali.

I fenomeni più intensi dovrebbero interessare i comuni della costa ionica messinese e i quartieri della zona sud della città, fra Giampilieri e Tremestieri, dove transiteranno nuclei precipitativi che presenteranno al proprio interno nubifragi in grado scaricare abbondantissimi accumuli pluviometrici nelle aree pedemontane del versante orientale dei Peloritani. In 1-2 ore potrebbe precipitare tantissima acqua che nelle aree maggiormente urbanizzate potrebbe originare allagamenti istantanei. Nel corso della mattinata questa linea temporalesca, prima di allontanarsi verso le coste calabresi, risalendo la costa ionica e l’area dello Stretto di Messina, rischia di scaricare abbondanti apporti pluviometrici lungo buona parte della dorsale peloritana, capaci di determinare temporanei allagamenti sui centri abitati e l’istantanea piena di fiumare e piccoli corsi d’acqua.

Daniele Ingemi

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