Lavoratori Teseos in assemblea: "Licenziamenti ingiustificati"

Lavoratori Teseos in assemblea: “Licenziamenti ingiustificati”

Lavoratori Teseos in assemblea: “Licenziamenti ingiustificati”

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martedì 09 Aprile 2013 - 16:47

La Funzione Pubblica della Cisl chiede che l'assessorato alla Salute proceda all'accreditamento della Società di Servizi Riabilitativi. Richiesta anche al prefetto di assumere la regia del tavolo tecnico con assessorato, Asp, Ssr e Ufficio provinciale del lavoro

Iniziano le assemblee dei lavoratori della Teseos. Domani mattina la Cisl Funzione Pubblica lì incontrerà al Mandalari per decidere le azioni da intraprendere a seguito della notifica dei licenziamenti per 101 di loro.

“Nessuna scadenza di appalto o di convenzione è prevista nel breve periodo – sottolinea Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp – e quindi le decisioni della Cooperativa Teseos di passare alla fase dei licenziamenti è inaccettabile e ingiustificabile”.

“Il problema della Riabilitazione – aggiunge – va risolto in maniera diversa, chiamando all’assunzione di responsabilità l’Assessorato Regionale alla Salute che aveva preso l’impegno di dirimere la querelle dell’accreditamento della SSR. Cosa che non ha fatto. Stessa responsabilità la ascriviamo all’ASP perché l’impegno assunto in sede prefettizia era stato quello di attivare le procedere di scioglimento della Società della quale detiene il 51 per cento delle azioni attraverso le procedure previste dalla legge, con l’obiettivo di salvare il servizio ma soprattutto i lavoratori”.

La norma, infatti, prevede che entro il 30 di giugno vadano attivate le procedure di dismissione della Società di Riabilitazione che devono concludersi entro il 31 dicembre 2013. “In buon sostanza – spiega Emanuele – il venir meno della Società è fissata al primo gennaio del 2014. Una procedura di scioglimento che deve passare dal procedimento di dismissione delle quote societarie che, se l’Azienda non è nelle condizioni di quantificarne il valore, deve essere il Tribunale a farlo attraverso la nomina di professionisti per la quantificazione del valore delle azioni che saranno oggetto di base d’asta”.

Per la Cisl Funzione Pubblica è necessario e urgente che l’Assessorato alla Salute proceda all’accreditamento della Società di Riabilitazione, così come ha fatto per altri enti del nostro territorio, per evitare la svalutazione della Società. “Non si può pensare di svendere le quote societarie per aprire la strada agli avventori di turno che ne avrebbero giovamento e arricchimento. Non è pensabile che vengano meno gli standard dei servizi offerti e i livelli occupazionali in essere”.

La Cisl Fp chiede alla Prefettura di prendere in mano la regia del Tavolo tecnico con Asp e SSR con la presenza anche dell’Ufficio Provinciale del Lavoro che – secondo il sindacato – dovrebbe sospendere ogni procedura prima di dare vita alla convocazione delle parti, come previsto per legge. “Purtroppo – conclude Emanuele – ad oggi non è dato sapere quali passi sono stati fatti dal Prefetto rispetto all’Assessorato alla Salute, come non è dato sapere se l’ASP ha assunto i pareri dei legali cui si è rivolta per fissare il percorso e le condizioni per dare vita ad un nuovo assetto societario”.

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