Un flash mob in mezzo ai turisti per il no al nucleare

Un flash mob in mezzo ai turisti per il no al nucleare

Un flash mob in mezzo ai turisti per il no al nucleare

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giovedì 09 Giugno 2011 - 11:37

L’originale ma poco numerosa dimostrazione a mezzogiorno in punto

Mezzogiorno in punto, iniziano i rintocchi del campanile del Duomo, la piazza è gremita di turisti. Questo il momento in cui un gruppo (abbastanza esiguo, va detto) di persone ha indossato mascherine antibatteriche e “interpretato” uno svenimento collettivo da inquinamento radioattivo, mentre un megafono diffondeva nell’aria il suono di una sirena. E’ stato il flash mob anti-nucleare e soprattutto pro-referendum, per invitare la popolazione a votare “sì” nelle votazioni del 12 e 13 giugno. Altri manifestanti hanno esposto striscioni e diffuso fra i presenti un volantino che invita a recarsi a votare , domenica e lunedì prossimi. Il tutto si è svolto nell’arco di pochi minuti, secondo una tecnica ormai ben collaudata che mira a lasciare in chi si trova ad assistere o essere coinvolto in questo tipo di happening una sensazione di curiosità e di spiazzamento. Ad organizzare il tutto Sinistra Ecologia e Libertà e la Fabbrica di Nichi Vendola.

«Avete mai visto da vicino le conseguenze di un incidente nucleare? Per il 99,9 % per cento dei nostri concittadini – si legge in una nota diffusa dagli organizzatori – la risposta a questa domanda è, per fortuna, negativa. A dare un’idea di cosa succede agli esseri umani esposti alle radiazioni prodotte dai tanti incidenti, piccoli e grandi, che avvengono nelle centrali nucleari dalle origini dell’applicazione di questa tecnologia ad oggi ci pensano -quando va bene – i media. I nomi di Three Miles Island, Chernobyl, Fukushima sono bene impressi nella memoria dei più e le immagini che oggi la Rete mette a disposizione di tutti rendono l’idea di cosa potrebbe accadere ad ognuno di noi , se gli toccasse in sorte di vivere accanto ad un reattore nucleare in difficoltà. Dove i media non arrivano, ci pensa l’inventiva degli attivisti antinucleari, che sanno bene come attirare l’attenzione di quanti guardano con occhio distratto tg e siti web senza, forse, cogliere in pieno il messaggio che veicolano».

3 commenti

  1. …dalle mie parti una volta si chiamava “mancanza i cuffari”…

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  2. ma mai che dicono fermiamo le auto o i motorini sta gente passerebbe giornate intere a bivaccare cosi’inutilmente

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  3. Grandissimi. Solo che, come spesso avviene a Messina, quello che non si capisce viene ridicolizzato.

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