Martoriata da crepe e avvallamenti del manto: Via Comunale Santo diventa pericolosa

Insidie e trabocchetti costellano la via Comunale Santo. Reduce da interventi di ricolmo del manto effettuati al bisogno ma poco incisivi, l’arteria si presenta con fossi e avvallamenti che non risparmiano nemmeno i marciapiedi ai lati della carreggiata.

La denuncia proviene dal consigliere della III Circoscrizione, Cosimo Oteri, allarmato dai crescenti disagi registrati nella zona. Le operazione di appianamento delle crepe del manto sono state compiute in maniera poco organica – spiega lo stesso – cosicché se i veri e propri crateri, almeno a prima vista, sembrano scomparsi, permangono le buche più piccole ma comunque rilevanti.

Intuibili le conseguenze. Dai danni ad autovetture e motocicli a intralci per il flusso veicolare dato che, in prossimità dei pericolosi avvallamenti, gli utenti della strada sono costretti a virare verso i marciapiedi, con un restringimento della carreggiata che, seppur non segnalato, di fatto sussiste. Senza tralasciare il ben più insidioso effetto ottico che gioca brutti scherzi in periodo di piogge. Colmate dalle acque meteoriche, le crepe nascondono la loro reale profondità traendo in inganno automobilisti, centauri e pedoni che approdano malamente a questi laghetti con immaginabili esiti.

Del resto – rincara la dose Oteri – la via in questione è un importante arteria di collegamento che congiunge i villaggi della periferia al centro cittadino. I residenti di Santo Bordonaro, Fondo Fucile, Cumia, Bordonaro e Villaggio Aldisio sono chiamati quotidianamente a fare i conti con questa gimkana per raggiungere la città e l’importante flusso veicolare di certo non semplifica la situazione.

Urge un lavoro organico e strutturato di scarifica e bitumazione – ha aggiunto il consigliere rivolgendosi ai vertici e alle autorità competenti di Palazzo Zanca – un intervento che prenda in considerazione l’intera arteria per porre fine in modo risolutivo alle evidenti problematiche ormai da troppo tempo tollerate dai residenti. (Sara Faraci)