Trasportavano 26 kg di marijuana: in manette tre giovani incensurati

Trasportavano 26 kg di marijuana: in manette tre giovani incensurati

Veronica Crocitti

Trasportavano 26 kg di marijuana: in manette tre giovani incensurati

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martedì 26 Novembre 2013 - 08:54

Finiscono in manette tre ragazzi messinesi per detenzione e spaccio di droga. 26 kg di marijuana ritrovati nell'auto su cui viaggiava uno di loro. Avrebbero fruttato circa 90mila euro.

Erano i corrieri ideali: incensurati, nessun precedente penale e assolutamente insospettabili. A tradirli quella fretta di caricare sull’auto, in piena notte in zona Gravitelli, quei due pesanti sacchi di iuta, la velocità sostenuta nel raggiungere i caselli autostradali ed il maltempo che non gli ha permesso di rendersi conto che una pattuglia della Squadra Mobile era già sulle loro tracce. Finiscono in manette con l’accusa di detenzione e spaccio di droga Enzo Gullì, 20enne, Giovanni Midiri, 21enne, e Salvatore Campanella, 29enne. Tutti giovanissimi, messinesi e residenti a Saponara.

Avevano appena acquistato più di 26 kg di droga e stavano caricando la roba, suddivisa in due sacchi, su un automobile posteggiata vicino alla statua di Padre Pio di Gravitelli. Finita l’operazione, il 20enne Gullì era salito sull’auto in attesa che gli altri due prendessero la seconda macchina e fungessero da apripista.

Midiri e Campanella, infatti, dovevano accertarsi che nessuno li stesse seguendo e, al contempo, che nessun intoppo si verificasse lungo l’autostrada.

Per evitare di passare dalle zone centrali, avevano deciso di procedere verso Gravitelli e poi ridiscendere da Bisconte per entrare velocemente ai caselli di Messina Centro, in direzione Saponara. Il maltempo, però, li ha traditi. Nessuno dei tre, infatti, si era reso conto che, mentre caricavano la droga in macchina, alcuni agenti li stavano osservando da lontano.

Neanche la velocità sostenuta di circa 150 km/h gli ha permesso poi di dileguarsi nel nulla. Silenziosa, la pattuglia della Squadra Mobile ha seguito le due macchine per tutto il tratto autostradale Messina-Rometta e, approfittando del rallentamento ai caselli, li ha bloccati e perquisiti. Nell’auto di Gullì sono stati ritrovati esattamente 26,266 kg di marijuana, suddivisa in 21 confezioni sottovuoto, più un rotolo di nastro adesivo trasparente utilizzato per chiudere i due sacchi di iuta.

Un duro colpo allo spaccio della zona tirrenica, considerando che in media 1 kg di sostanza può arrivare a valere 3mila-4mila euro. Conti alla mano, quel bottino stupefacente avrebbe fruttato ai tre, o ai loro mandanti, circa 90mila euro.

La polizia adesso indaga su un sistema che ritiene sia molto più ampio di quello scovato ieri sera. “I tre ragazzi rappresentano l’anello di una catena vasta – ha confermato il vice questore Giuseppe Anzalone – su cui stiamo indagando”. La provenienza della droga si disconosce ma, con tutta probabilità, il canale è catanese o calabro. Ma quel che lascia interdetti, più di tutto, è la provenienza famigliare dei ragazzi. Non si trattava, infatti, di giovani con background criminali. “Famiglie tranquille – ha dichiarato Anzalone – anche se il loro coinvolgimento era attivo e consapevole. Sappiamo che uno di loro era da poco disoccupato”.

Adesso i tre si trovano rinchiusi nel Carcere di Gazzi. Le auto su cui viaggiavano sono state sottoposte a sequestro.

Veronica Crocitti

@VCrocitti

4 commenti

  1. Fossi nei loro genitori non gli pagherei neanche l’avvocato; VERGOGNA!!!

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  2. Ma chi ti dice che i loro genitori fossero ignari di quanto facevano i loro figli?

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  3. a te chi dice il contrario? non parliamo solo per frasi sentite o fatte, le “cattive” strade posso essere intraprese facilmente anche da giovani con alle spalle famiglie esemplari. Purtoppo esistono personalità più o meno forti, quindi facilmente trasportabili..

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  4. Credo che sia più il miraggio del denaro facile e veloce semza troppa fatica, piuttosto che la provenienza della famiglia.Poi ovvio , ogni famiglia ha un ruolo importante , ma il messaggio che è passato negli ultimi 20 anni è che ,studiare non serve a niente, che le regole non servono e se trovo la strada giusta posso diventare ricco e famoso senza colpo ferire..

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