Messina e Taranto centrali negli investimenti al sud, dove la cultura apre al welfare. Ecco il "piano" del neo ministro Giuli
Il Ministro alla Cultura Alessandro Giuli conferma l’impegno per il Maxxi Med a Messina. Lo ha spiegato nell’intervento di ieri mattina alla Sala del Mappamondo di Montecitorio, durante l’audizione alle Camere sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Investimenti a Sud nell’ottica del piano Mattei per l’Africa
Tracciando il 2025, il neo ministro spiega che il 2025 sarà un anno di grandi mostre all’estero, in parallelo alla semplificazione delle norme per i prestiti delle opere d’arte e l’utilizzo dei patrimoni “inscatolati” dei musei. Ma soprattutto sarà un anno di impegno in un nuovo piano Mattei per l’Africa, col sostegno delle professionalità italiane ai governi africani per la valorizzazione dei loro beni culturali in particolare per i siti patrimonio dell’Unesco.
Il Maxxi Med e la Biennale di Taranto
“Continueremo a investire sulla Biennale di Venezia e nel sud Italia come ponte per il nord Africa nella più ampia strategia del Piano Mattei – ha detto Giuli – Taranto con la biennale del Mediterraneo che non avrà probabilmente questa denominazione ma sarà qualcosa di più importante e cambierà nome, insieme con Messina dove già il Maxxi Med sta piantando le sue radici in un dialogo fecondo e già strutturato con gli enti locali, saranno il fulcro di iniziative che irradiandosi da tutto il Mezzogiorno esalteranno i legami interculturali, interreligiosi, economici e commerciali con gli altri Paesi e altri regioni dell’area mediterranea, oltre a consentire l’integrazione il potenziamento della ricerca sostenendo i talenti nel campo dell’arte, dell’architettura e della fotografia”.
Welfare nei luoghi di cultura al sud
Nelle dichiarazioni programmatiche, a proposito di investimenti per il sud Italia, il ministro ha anticipato all’apertura degli spazi di cultura per progetti di welfare, nell’ottica di sostegno alle madri lavoratrici ma non soltanto: “Ci piace l’idea di bambini che crescono nell’arte e nella cultura”, ha detto Giuli.

Giuli quello delle parole in libertà, è appena laureato quindi fa sfoggio di sapere, anche dicendo battute come amici miei.
Nell’articolo non è tutto molto chiaro. Ma comunque si parla di ponte per l’Africa.
Peppe, ancora non è laureato. Poi da laureato dirà cose tratte da altri film, magari da cinepanettoni.
Al prossimo giro neanche diplomati.