Giardini Naxos. XIII congresso internazionale di ecocardiografia

Giardini Naxos. XIII congresso internazionale di ecocardiografia

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giovedì 09 Ottobre 2014 - 10:55

Tre giornate di cultura scientifica fino a sabato 11 ottobre, dirette dal prof. Carerj, cardiologia AOU G. Martino, e dal prof. Kandheria, direttore imaging non invasivo dell’Aurora Hospital di Milwaukee (USA)

Le immagini come arma potente per contrastare le patologie cardiache. È sempre più significativo e determinate il ruolo che esse assumono per i professionisti che in questo modo hanno a disposizione uno strumento prezioso attraverso il quale definire gli approcci terapeutici più adeguati.

È questo il tema del XIII congresso internazionale di ecocardiografia che vede da oggi riuniti a Giardini Naxos alcuni tra i più illustri professionisti nazionali e internazioni nel campo cardiologico.

Tre giornate di cultura scientifica fino a sabato 11 ottobre, dirette dal prof. Carerj, cardiologia AOU G. Martino, e dal prof. Kandheria, direttore imaging non invasivo dell’Aurora Hospital di Milwaukee (USA).

Tra i presidente del meeting anche il prof. Fausto Pinto, attuale presidente della società europea di cardiologia.
Si comincia nel pomeriggio di oggi con il III corso internazionale di ecocardiografia: dalla stetoscopio all’ecoscopio; cinque sessioni durante le quali verrà analizzato da vicino il ruolo determinante che oggi l’imaging cardiovascolare riveste nello studio del muscolo cardiaco e anche dei vasi.

Venerdì pomeriggio si entra nel vivo del meeting, giunto alla tredicesima edizione, con una analisi dettagliata di quelle che sono le potenzialità diagnostiche per le classi di malattia più importanti: insufficienza cardiaca, patologie valvolari, cardiomiopatie, cardiopatia ischemica.

Una sessione sarà dedicata anche al cuore d’atleta; un ambito oggi più che mai attuale sul quale gli specialisti, grazie a tecniche innovative, hanno la possibilità di indagare a fondo riuscendo a differenziare il passaggio dall’ipertrofia fisiologica a quella patologica.

All’incontro parteciperanno non solo cardiologi regionali, ma anche professionisti provenienti da tutte le parti d’Italia, un segnale tangibile dell’interesse per i temi trattati e per l’importanza che oggi tale tecnica riveste sul piano della ricerca e di conseguenza sul fronte dell’applicazione clinica diagnostica.

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