Gli stand sono ancora lì, da Palazzo Zanca soluzione tampone in arrivo?

"La linea dell'Amministrazione comunale è quella di garantire la legittimità dell'utilizzo del suolo pubblico. Queste indicazioni fornite al dipartimento del demanio, affinchè, ai sensi del regolamento COSAP, vengano autorizzate esclusivamente le associazioni che abbiano presentato le autocertificazioni di essere Onlus e quindi di avere i requisiti richiesti". Queste le parole del Sindaco Renato Accorinti sull’ormai soap opera del mercatino natalizio di piazza Duomo. Parole che però non smontano il caso che si è creato in questi giorni e che, nonostante una delibera della giunta comunale che annulla l’iniziativa e le relative concessioni, non si è ancora chiuso. Il passo indietro dell’amministrazione datato 13 dicembre non ha però scoraggiato l’associazione “Messina Lavora”, gli stand sono ancora tutti sistemati tra le vie Lepanto e San Giacomo, dallo scorso venerdì però non avrebbero più l’autorizzazione a restare e infatti ieri mattina una squadra della Polizia Municipale è intervenuta per identificare tutti i commercianti e sono scattate le sanzioni. I due responsabili dell’associazione, Michele Di Pietro e Antonino Corona, sono però intenzionati ad andare avanti in quella che ormai è diventata una vera battaglia perché sono certi di aver fatto tutto secondo le regole e di avere il diritto di restare, soprattutto alla luce delle spese che finora hanno sostenuto per mettere in piedi il mercatino.

In realtà però non è ancora chiaro cosa accadrà. In ballo ci sarebbe una soluzione tampone che concede all’associazione di rimanere sfruttando un passaggio del punto f dell’articolo 15 comma 11 del regolamento COSAP che prevede che le Onlus possono chiedere la concessione anche di aree come piazza Duomo per 4 giorni consecutivi e al massimo per tre volte l’anno. L’ipotesi prospettata ai rappresentanti di “Messina Lavora” sarebbe di rimanere accorpando in un’unica volta le tre possibilità annue previste dal regolamento, per un totale di 12 giorni. Ipotesi che però non è contemplata nel documento e che rischia di scatenare un’altra bufera.

Inoltre ieri pomeriggio al dipartimento Patrimonio il Dirigente Domenico Signorelli ha incontrato un altro gruppo di associazioni che avevano ottenuto altri spazi di piazza Duomo e che però erano stati costretti a smontare tutto. Sfruttando quella proposta anche loro potrebbero tornare. Ma al momento è un ragionamento costellato di troppi “se” e troppi “ma”, dunque la vicenda resta tutta da definire. La certezza è che da ormai una settimana un mercatino a piazza Duomo c’è, in barba a provvedimenti, delibere e pasticci burocratici.

I nodi da sciogliere restano infiniti e a voler andare ancora più a fondo nella vicenda è il consigliere Daniele Zuccarello che fin dal primo giorno ha provato a fare chiarezza. Per il consigliere il regolamento parla chiaro e a monte nessuna concessione doveva essere accordata per un’iniziativa che allo stato attuale si è rivelata esclusivamente commerciale, nonostante il regolamento COSAP lo vieti categoricamente. Per Zuccarello nessuna soluzione tampone può essere accettata e anzi c’è solo una cosa da fare: far smontare tutto al più presto. In questi giorni più volte ha spiegato i motivi per cui l’amministrazione ha clamorosamente sbagliato dando il via all’iniziativa, oggi ribadirà tutte le motivazioni insieme ai colleghi di tutti i gruppi consiliari del Pd durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Zanca.

Francesca Stornante