Stamane l'Aicon in Prefettura. Si spera nella proroga della cassa integrazione

Stamane l’Aicon in Prefettura. Si spera nella proroga della cassa integrazione

Stamane l’Aicon in Prefettura. Si spera nella proroga della cassa integrazione

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venerdì 21 Dicembre 2012 - 14:09

Sospeso l'invio delle lettere di licenziamento ma la cassa integrazione scadrà il 31 gennaio. Si tenterà fino all'ultimo la strada della proroga. Finora nessuna manifestazione d'interesse da parte di nuovi investitori per far ripartire la produzione

Nuovo vertice in Prefettura questa mattina per discutere del futuro dei 330 dipendenti Aicon. Il 31 gennaio scadrà la cassa integrazione ma ciò che nei giorni scorsi ha gettato nello sconforto i dipendenti dell’azienda che produceva yacht di lusso è stata la notizia dell’imminente arrivo delle lettere di licenziamento. Oggi il rappresentante sindacale Usb Vincenzo Capomolla si è incontrato davanti al Prefetto con il curatore fallimentare Cataldo che ha tracciato il quadro della situazione spiegando che ad oggi non ci sono state manifestazioni di interesse da parte di nuovi soggetti pronti ad investire per far ripartire la produzione. Senza novità su questo fronte il licenziamento collettivo sembra quasi inevitabile. Durante l’incontro però è stato garantito che al momento l’invio delle lettere di licenziamento è stato sospeso. Il sindacalista ha dunque chiesto una nuova verifica delle eventuali offerte, la Prefettura ha garantito massimo impegno in questa fase. Fino al prossimo 30 gennaio sarà proprio la Prefettura a vigilare su tutto ciò che accadrà in termini di offerte o proposte che riguardano l’Aicon.

Altra richiesta ribadita la proroga della cassa integrazione. Il termine scade il 31 gennaio, se da qui al prossimo mese non accadrà nulla per i 330 dipendenti scatterà la messa in mobilità con relativo licenziamento. Nei giorni scorsi i lavoratori Aicon erano stati anche a Palermo per chiedere aiuto e garanzie. Dalla Regione erano arrivate ampie rassicurazioni sulla concessione della proroga alla cassa integrazione perché ci sarebbero tutte le condizioni per concederla. Proroga che servirebbe non solo per non lasciare tutti i lavoratori senza sussidi e speranze ma anche per avere più tempo per studiare eventuali strade alternative per far ripartire la produzione. Per lavoratori e sindacato si potrebbe anche ipotizzare un coinvolgimento stesso dei dipendenti nel rilancio dell’azienda, ma sono solo obiettivi a lunghissimo termine. Oggi i 330 dipendenti Aicon vogliono assoluta certezza che non resteranno disoccupati. Lo ribadisce il sindacalista Capomolla che chiede impegno massimo per assicurare prima di tutto un futuro professionale ai 330 operai Aicon.
(Francesca Stornante)

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