Messina. “Al Papardo taglio inspiegabile di 8 milioni di euro, Razza intervenga”

Messina. “Al Papardo taglio inspiegabile di 8 milioni di euro, Razza intervenga”

Redazione

Messina. “Al Papardo taglio inspiegabile di 8 milioni di euro, Razza intervenga”

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mercoledì 10 Novembre 2021 - 16:44

Lettera aperta all'assessore regionale di Cgil e Uil: pronti ad azioni forti

MESSINA – Una lettera aperta per porre ancora una volta la questione dell’ospedale Papardo. L’hanno indirizzata all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, il segretario generale Cgil Messina, Giovanni Mastroeni, il segretario generale Uil Messina, Ivan Tripodi e i segretari generali di Fp Cgil, Francesco Fucile, e di Uil-Fpl, Pippo Calapai.

I sindacati hanno espresso forti perplessità sull’azione amministrativa posta in essere dall’assessorato regionale alla Salute nei confronti del Papardo “che risulta essere – scrivono – l’unica azienda ospedaliera siciliana che ha inspiegabilmente subito un taglio di 8 milioni di euro. Appare singolare, che un’Azienda Ospedaliera di fondamentale importanza per la città e per l’intera provincia di Messina, nonché per l’area metropolitana dello stretto, in quanto accoglie numerosi cittadini-utenti della vicina Calabria per offrire prestazioni di alta specialità, dopo essere stata declassata da DEA di II Livello a DEA di I livello, nonostante le numerose alte specialità esistenti presso la medesima struttura, continui ad essere “aggredita“ da discutibili decisioni regionali che rischiano di comprometterne seriamente l’offerta sanitaria e i livelli occupazionali. Appare inspiegabile – si legge ancora nella lettera aperta all’assessore Razza – che solamente l’azienda ospedaliera Papardo di Messina subisca un taglio indiscriminato di risorse, a differenza delle altre aziende ospedaliere siciliane.

“Pronti alla mobilitazione”

I sindacati invitano dunque, ancora una volta, l’assessorato regionale alla Salute “ad assumere tutti i provvedimenti utili a garantire le specialità presenti all’interno del Papardo e nello stesso tempo ad assicurare i livelli occupazionali esistenti e a consentire ulteriore reclutamento di personale necessario”. In caso di mancate risposte, le organizzazioni sindacali si dicono pronte ad “intraprendere iniziative a salvaguardia della salute pubblica, coinvolgendo in questa “vertenza territoriale” tutte le istituzioni ed i cittadini di Messina”.

La lettera aperta è stata firmata anche dai segretari provinciali area medica della Fp Cgil, Antonio Trino, della Uil-Fpl, Corrado Manna e dai segretari aziendali Francesco Sigari (Fp Cgil) e Livio Andronico (Uil-Fpl).

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