Messina. All'ospedale Piemonte "Esercizio fisico per chi ha ricevuto trapianto d'organo"

Messina. All’ospedale Piemonte “Esercizio fisico per chi ha ricevuto trapianto d’organo”

Redazione

Messina. All’ospedale Piemonte “Esercizio fisico per chi ha ricevuto trapianto d’organo”

venerdì 07 Ottobre 2022 - 07:02

Al via il progetto di presa in carico dei pazienti

È stato attivato all’ospedale Piemonte di Messina il Progetto “Prescrizione esercizio fisico in persone sottoposte a trapianto di organo”.

Il primo paziente sarà preso in carico oggi. Le attività si svolgeranno presso il Servizio di “Medicina e Cardiologia dello Sport, Esercizio fisico e Riabilitazione”. Coordinatore e Responsabile del progetto è il dott. Piercataldo D’Aleo, direttore di Cardiologia con Utic, coadiuvato dal dott. Roland Herberg; con l’equipe di cardiologia collaborerà l’Unità di Anestesia e Rianimazione, diretta dal dott. Salvatore Leonardi, coordinatore locale per il reperimento degli organi e tessuti, e la referente dottoressa Lorenza Mazzeo.

Nell’ambito del progetto promosso dall’Irccs Piemonte – Bonino Pulejo in collaborazione con l’associazione onlus “Donare è Vita” presieduta da Gaetano Alessandro, il personale medico, previa valutazione clinico-funzionale dei pazienti, prescrive la corretta “dose” di esercizio fisico che viene “somministrata” presso i locali della palestra, attraverso l’utilizzo di idonee attrezzature e sotto monitoraggio dei parametri vitali, in presenza di un fisioterapista e del personale infermieristico ed ausiliario; lo psicologo, inoltre, valuterà e tratterà gli aspetti psico-comportamentali. La popolazione di riferimento è rappresentata dai pazienti sottoposti a trapianto di organo solido (cuore, fegato, rene) e midollo spinale che, in condizione di stabilità clinica, verranno seguiti per circa 2-3 mesi con sedute bi-trisettimanali (nelle ore antimeridiane o pomeridiane) della durata di 60-90′, dove eseguiranno l’allenamento con esercizi calistenici, posturali, di forza e resistenza aerobica ad impegno cardiovascolare e metabolico personalizzato, e frequenteranno sedute di assistenza psicologica. Lo sport, e più in generale l’attività fisica, come è ormai dimostrato scientificamente, può rappresentare una terapia per la prevenzione e il trattamento di alcune patologie cardiovascolari e di alcune disfunzioni metaboliche.

«L’obiettivo del progetto – sottolinea la Direzione Strategica dell’Irccs – è diffondere tra i trapiantati l’importante pratica dell’attività fisica post intervento chirurgico: praticare un’attività fisica e sportiva aiuta il trapiantato a riappropriarsi del proprio equilibrio psico-fisico, a recuperare una buona qualità di vita e a migliorare la prognosi. Per molti trapiantati, infatti, l’attività sportiva rappresenta un percorso di recupero e benessere che spesso diventa lo strumento migliore anche per testimoniare l’efficacia del trapianto. Il centro dell’osservazione si sposta: è la salute del trapiantato e non più o non solo la malattia che lo ha portato al trapianto».

«È importante – sottolineano i cardiologi D’Aleo ed Herberg – affiancare l’esercizio fisico, il “nuovo farmaco” a “basso costo”, alla consueta terapia farmacologica dei sottoposti a trapianto di organo solido, potendo sfruttare la capacità di controllo dei principali fattori di rischio (come l’insulino-resistenza, l’ipercolesterolemia, l’obesità e la sedentarietà) e la possibilità di poter contrastare gli effetti aterogeni dei farmaci immunosoppressori e cortisonici».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007