Messina. Le aree archeologiche da recuperare e i visori di realtà aumentata

Messina. Le aree archeologiche da recuperare e i visori di realtà aumentata

Giuseppe Fontana

Messina. Le aree archeologiche da recuperare e i visori di realtà aumentata

mercoledì 05 Aprile 2023 - 12:00

Il progetto di ArcheoMe partirà dall'Antiquarium. I consiglieri provano i dispositivi di realtà virtuale (Trischitta, nella foto principale)

MESSINA – Riqualificare l’Antiquarium, ma anche le altre aree archeologiche presenti nel centro città, per invogliare i turisti a visitare Messina. Questa l’idea di cui si è discusso durante la quinta commissione consiliare, presieduta da Raimondo Mortelliti, che ha invitato l’assessore a Turismo e Cultura, Vincenzo Caruso, e l’associazione ArcheoMe, che si occuperà del recupero.

Scavi di grande importanza

L’assessore Caruso è stato chiaro: “Abbiamo scavi di grande importanza che per i messinesi sono ‘4 pietre’. Per gli archeologi, invece, sono importanti per capire cosa c’era prima. Ci sono diversi siti non attenzionati: Palazzo Zanca, Largo San Giacomo, Largo Avignone. Bisogna recuperarli in chiave turista-culturale”.

ArcheoMe

E poi la parola è passata a Francesco Tirrito, presidente di ArcheoMe, che ha presentato il dettagliato progetto di recupero delle aree partendo dal “quartiere artigianale” dell’Antiquarium di Palazzo Zanca, l’area Giacomo Scibona. Per la riqualificazione bisogna mettere in sicurezza le strutture, bonificare l’area da erbacce e piante, e un riammodernamento dell’Antiquarium aumentando i pannelli espositivi e utilizzando gli smartphone per avere informazioni sulla ricostruzione, utilizzando anche la realtà virtuale. Previsti anche percorsi con visite guidate, eventi e un punto ristoro. Con un biglietto di 2 euro, se intercettiamo anche solo il 10 per cento dei 600mila croceristi annui, sarebbero 60 mila euro di guadagni”.

Realtà aumentata

I consiglieri Trischitta, Cipolla e Giannetto hanno poi provato i VR (acronimo di Virtual Reality, Realtà Virtuale), che potrebbero essere installati anche all’infopoint e permetterebbero ai croceristi di visitare diversi siti anche a distanza. Ma il progetto partirà tra diversi mesi. Il recupero degli scavi permetterebbe a Messina di avere un grande plesso culturale a poche decine di metri dall’approdo delle crociere, oltre che all’infopoint, che vuole diventare il punto nevralgico per garantire informazioni ai turisti.

2 commenti

  1. Invogliare i turisti a venire a Messina….. BENISSIMO….inviterei però questa amministrazione anziché usare e “giocare” con la realtà virtuale, di usare quella reale e lavorare, per iniziare da subito a rendere presentabile Messina visto che già allo sbarco dei crocieristi gli presentiamo una realtà che quella sì non dovrebbe essere visibile …..a meno che non vogliate dare un assaggio dei” reperti archeologici in chiave moderna visibili senza bisogno di effettuare scavi!!!!!!

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  2. Ottima iniziativa! Non mi è tuttavia comprensibile cosa significhi “installare i dispositivi di VR all’infopoint”.

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