Non sono messinesi. Indagini in corso dopo il corteo del Carnevale no ponte segnato da momenti di tensione
MESSINA – Non sono messinesi. Sono venuti in città per partecipare al Carnevale no ponte di matrice anarchica e sono stati identificati dalla polizia. Sono due manifestanti e le indagini, con il supporto della videosorveglianza, riguardano le violenze durante la manifestazione di ieri a Messina. Tra cori contro le forze dell’ordine, una bomba carta, calci a un poliziotto, finito in ospedale, e muri del centro imbrattati con scritte contro “gli sbirri” e contro la grande opera.
La causa contro il ponte, in questo caso, è stata strumentalizzata da una minoranza che non si è limitata a esporre carri allegorici e cartelloni. Da qui gli insulti e le provocazioni contro carabinieri, polizia e Guardia di finanza. E con insulti e muri imbrattati in via Garibaldi e via XXIV Maggio. E ha fatto clamore la scritta al monastero di Montervergine, sede del Santuario di Santa Eustochia.
I momenti di tensione tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine sono continuati a piazza Antonello e alla galleria Vittorio Emanuele, in serata. E due persone, provenienti da fuori, sono state identificate. Ma le indagini continuano.


Usate i molteplici video fatti dalle varie testate, testimonianze e foto che ci sono dappertutto. Arrestate tutti, riconoscimento facciale , impronte digitali, le persone che hanno subito danni devono essere risarcite completamente
I veri violenti sono quelli che governano.
Perché violenza contro le forze dell’ordine?Fanno solo il loro lavoro,sottopagati.e sono cittadini come noi che forse saranno contrari al ponte ma lo manifesterebbero on maniera civile.la violenza è solo di chi non ha argomentazioni valide.e inoltre,pensate veramente che un corteo così sparuto faccia cambiare idea sul ponte?
Chi ha chiesto autorizzazione a manifestare deve pagare i danni alla cosa pubblica e privata
Chi vuole manifestare deve lasciare una caparra di 10k euro che in assenza di danni viene rimborsata
Sostenere che i violenti sono i governanti equivale a approvare queste forme di protesta per cui non esiste alcun aggettivo che può qualificarle.