Emergenza lavoro. La Cisl: "La situazione reale è più grave di ciò che dicono i numeri"

Emergenza lavoro. La Cisl: “La situazione reale è più grave di ciò che dicono i numeri”

Emergenza lavoro. La Cisl: “La situazione reale è più grave di ciò che dicono i numeri”

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martedì 22 Novembre 2016 - 11:37

Il sindacato rilegge il report dell’ufficio statistica del Comune alla luce dei suoi report sul mercato del lavoro negli ultimi quattro anni

Studi e analisi che sembrano essere stati archiviati nel dimenticatoio. Adesso l’apprensione per i dati pubblicati dall’ufficio statistica del Comune di Messina nel report “Messina in cifre 2016”. «Ma il quadro desolante che ne viene fuori era ben noto a tutti, da almeno quattro anni», commenta il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese. «Dal 2012 – ricorda Genovese – attraverso il nostro Centro Studi lanciamo allarme sulle condizioni del tessuto socio economico della nostra provincia, con studi e ricerche che leggono il “lavoro” guardando ai flussi dell’occupazione in termini di numeri reali delle persone occupate, più che ai meri dati statistici pubblicati da Istat. E la situazione che ne viene fuori è, purtroppo, molto più grave».

A preoccupare la Cisl non è solo la mancanza di qualsiasi barlume di controtendenza, «ma – evidenzia Genovese – è la totale mancanza di “visione futura”, di “progetto territorio” da realizzare che certamente non può essere rappresentato dal recente “Patto per Messina” che, di fatto, non risolverà il problema occupazionale della nostra provincia se non per tempi brevi e per alcuni settori produttivi». Per il segretario provinciale della Cisl, c’è la necessità che sul territorio messinese si incida su attrazione di investimenti, sinergie e contrattazione con azioni e obiettivi di medio e lungo termine condivisi tra tutti i soggetti con responsabilità politiche, amministrative, sociali ed economiche, che diano “pieno e duraturo respiro” alla ormai endemica mancanza di lavoro».

2 commenti

  1. Alla luce di quanto contenuto nella nota della CISL , resta una sola realistica battaglia da fare a Messina: pretendere l’immediato avvio dei lavori per il Ponte. 10.000 posti di lavoro.subito e volano incommensurabile di sviluppo. Tutto il resto è chiacchiera inconcludente. Altro che velleitari patti per Messina ed eclatanti promesse da “campa cavallo”. L’unica “visione strategica” per una città DISPERATA, IMPOTENTE, MARGINALE e DESERTIFICATA.

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  2. Alla luce di quanto contenuto nella nota della CISL , resta una sola realistica battaglia da fare a Messina: pretendere l’immediato avvio dei lavori per il Ponte. 10.000 posti di lavoro.subito e volano incommensurabile di sviluppo. Tutto il resto è chiacchiera inconcludente. Altro che velleitari patti per Messina ed eclatanti promesse da “campa cavallo”. L’unica “visione strategica” per una città DISPERATA, IMPOTENTE, MARGINALE e DESERTIFICATA.

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