Messina come Lucca: il sogno "comics" di Semaluma, fondato da 4 messinesi

Messina come Lucca: il sogno “comics” di Semaluma, fondato da 4 messinesi

Giuseppe Fontana

Messina come Lucca: il sogno “comics” di Semaluma, fondato da 4 messinesi

domenica 23 Aprile 2023 - 07:42

Sebastiano, Marianna, Luigi e Mattia sono cosplayer che vogliono coinvolgere la città. Ieri l'evento a Villa Dante, ma il sogno è più grande

MESSINA – Villa Dante è stata animata da un raduno cosplay, un evento che a Messina mancava da tempo. A organizzarla è il gruppo Semaluma, nome nato dalle iniziali dei suoi fondatori. Si tratta di Sebastiano Madafferi, Marianna Carcame, Luigi Terranova e Mattia Russo, a cui presto si sono aggiunti da fuori Messina anche la siracusana Daisy Amalfi e il barcellonese Silvestro Russo. Hanno fondato una realtà unica nel suo genere, che punta a convogliare in un unico gruppo tutti gli appassionati di fumetti, manga, supereroi e animazione, che periodicamente volano lontano dallo Stretto per poter interpretare i propri beniamini, dando vita alla propria passione.

Come nasce Semaluma

Ma come nasce l’idea? Lo spiega Luigi Terranova: “Semaluma è nata all’improvviso, senza una programmazione. Tutto è partito dall’idea mia e di Sebastiano, che frequentevamo le fiere del fumetto insieme. L’abbiamo fatto inizialmente vestiti da persone qualsiasi, da appassionati. Poi abbiamo deciso di diventare cosplayer e viverla da protagonisti. Intorno a noi si è creata una piccola community che gradiva il nostro modo di vestire o di esibirsi. Questo ha creato in noi il desiderio di fare qualcosa a Messina, di trascinare altri amici. Parlandone abbiamo trovato altri due che come noi c’avevano pensato: l’obiettivo era di creare un piccolo gruppo, perché a Messina non c’era mai stato un gruppo a frequentare le fiere, ma sempre ragazzi che da soli si muovevano per le fiere da tutta la Sicilia”.

“Negli altri eventi trovavamo sempre molti messinesi”

“Quando andavamo all’Etna Comics o al Palermo Comicon – prosegue – trovavamo molti messinesi cosplayer e ci siamo chiesti perché non fosse possibile fare qualcosa a Messina. Nel muoverci, contattando diverse persone, siamo entrati in contatto con uno degli organizzatori del MessinaCon, fiera del fumetto che si organizzava qui pre-Covid. Quando gli abbiamo detto che avremmo voluto organizzare qualcosa, ci ha detto di ripartire insieme. Ha contattato alcuni amici di Reggio Calabria che intanto avevano inventato Stretto Crea, che cerca di coinvolgere associazioni di Messina e di Reggio, per pubblicizzarsi a vicenda e collaborare. Da lì Semaluma è diventato la cellula cosplayer di Stretto Crea”.

Luigi continua: “Così è nato Semaluma, dai nomi Sebastiano, Marianna, Luigi e Mattia. Quando poi ha preso forma abbiamo trovato in alcuni amici fuori Messina altre collaborazioni attive. Come nel caso di Daisy, che è di Siracusa, o di Silvio, che è di Barcellona. Per il momento ognuno di noi cerca di dare il proprio contributo al meglio. C’è chi ha lavorato in radio, chi ha fatto il grafico e quindi impagina le locandine, chi ha più contatti e tesse i rapporti con altre associazioni. Ci diamo una mano uno con l’altro, sappiamo di essere all’inizio. Ma ci siamo resi conto che le persone gradiscono questo nostro mettersi in gioco”.

“Il cosplay? Una forma d’arte”

Luigi prosegue: “Parlando tra noi ci siamo detti: ma quanto sarebbe bello se il centro storico, dal Duomo a Piazza Cairoli, fosse chiuso per una manifestazione come quella di Lucca? Quello sarebbe un vero sogno. Ma capiamo anche che è difficile, culturalmente. Faccio un esempio: ci era stata proposta Piazza Cairoli per il raduno, ma abbiamo optato per Villa Dante perché non volevamo che ci fossero messaggi sbagliati. I cosplayer non sono un carnevale, prima vogliamo coinvolgere e far partecipare più messinesi possibili, senza essere associati al carnevale o ad halloween. Il cosplay è diverso, è quasi una forma d’arte, c’è chi spende molti soldi per farlo, per gli abiti, per studiare le interpretazioni. Dietro un cosplay c’è molto lavoro”.

Il sogno: un evento in stile Lucca Comics

“Se riuscissimo a fare un evento di 3 o 4 giorni a Messina – spiega Luigi – come a Lucca, quanto guadagnerebbero alberghi o ristoranti? Parliamo di centinaia di persone, oltre agli standisti, i fumettisti, gli attori, i doppiatori. Si tratta di eventi che generano un grande indotto. Sono soldi per la città”. Un evento a Messina come quello del Lucca Comics, o come l’Etna Comics che si ripete dal 2011 e che quest’anno si terrà a giugno a Le Ciminiere, è realizzabile in riva allo Stretto o resterà soltanto un sogno?

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