"Messina da stropicciarsi gli occhi ma ora battiamo il Taranto": la parola ai tifosi

“Messina da stropicciarsi gli occhi ma ora battiamo il Taranto”: la parola ai tifosi

Domenico Abbriano

“Messina da stropicciarsi gli occhi ma ora battiamo il Taranto”: la parola ai tifosi

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giovedì 18 Gennaio 2024 - 13:35

La prestazione a senso unico di Caserta premia la squadra di Modica ma adesso ci si aspetta continuità. Torna la rubrica "la parola ai tifosi"

MESSINA – Il successo inaspettato – è inutile dire il contrario – del Messina con la Casertana ha sorpreso tutti: addetti ai lavori, forse gli stessi calciatori, i tifosi; quest’ultimi oltremodo sfiduciati dopo le gare con Monopoli e Audace Cerignola.

Il confronto del “Pinto”, oltre ai tre punti che consentono alla formazione Biancoscudata di uscire dalla zona play-out, ha mostrato il bel volto di una squadra spesso apparsa lontana dagli standard necessari per scaldare una piazza esigente come quella di Messina e, in alcune occasioni, come quasi avesse, per certi versi, mollato la presa su una stagione, l’ennesima, senza lodi e tante delusioni.

A Caserta in campo è sceso solo il Messina. I ragazzi di Vincenzo Cangelosi, altro tecnico di scuola zemaniana, probabilmente in giornata poco felice, sono stati imbrigliati abilmente da quelli dell’amico Giacomo Modica, forse più lesto a leggere in anticipo quale potesse essere la chiave della partita, variando modulo e proponendo un Michele Emmausso libero da ganci vincolanti ad un movimento prevalentemente limitato alle corsie esterne, concedendogli libertà di spaziare tra le linee.

Ma chiaramente non può essere solo questo l’elemento discriminante rispetto al passato. Nel Messina ha funzionato tutto, ha brillato di luce proprio Peppe Salvo, orgoglio di una Città che già lo ama e che lo vorrebbe vincolare a se finché morte non li separi; lo ha fatto il ragazzo di Scampia, il già citato Michele Emmausso, tanto estro ma anche tanto bisogno di continuità.

Vogliamo citare solo loro due – ma meriterebbero tutto un commento in stile pagella del lunedì – forse perché quelli che hanno più degli altri riempito i sogni dei supporters giallorossi, in questi primi giorni della settimana post-Caserta, forse perché – chissà – emblema del nuovo bel Messina di Giacomo Modica.

Ne è venuta fuori una partita in cui la Casertana si è affacciata dalle parti di Fumagalli solo con un colpo di testa di Montalto a risultato acquisito, ed un Messina del quale si fa difficoltà a ricordare una prestazione di tale livello sia per espressione di gioco che occasioni procurate.

A Caserta, “gruppo squadra” migliore in campo

“A Caserta il miglior Messina della stagione” inizia così la riflessione di Fabrizio Co. Prestazione di livello in tutti i reparti, migliore in campo l’intero gruppo. Partita dominata”. Ma a scaldare i cuori è già il match del prossimo fine settimana contro il Taranto dell’ex Eziolino Capuano (il tecnico, squalificato per un turno, non sarà in panchina): “Domenica sarà la prova di maturità di questa squadra. Avversario difficile, insidioso che lascerà pochissimi spazi. Vincere potrebbe equivalere a svoltare in questo campionato”.

Ora serve equilibrio in tutto l’ambiente

Per Salvatore Pi. “la partita giocata a Caserta è stata la migliore in assoluto della squadra in questo campionato. Abbiamo dominato su un campo difficile, con una delle prime della classe; sono tre punti davvero d’oro che danno un po’ di ossigeno alla nostra classifica”.

Ma Salvatore va oltre, cercando di suggerire a tutti il modo giusto di gestirla questa gara: “Penso che tutto l’ambiente debba mantenere grande equilibrio. Non bisogna esaltarsi quando le cose vanno bene e non bisogna deprimersi quando le cose vanno meno bene. Se riusciremo a fare questo, ne trarrà beneficio la squadra che domenica dovrà affrontare al “Franco Scoglio” un altro difficile ostacolo. Parliamoci chiaro; tutte le partite saranno difficili, ma se la squadra riuscirà a mettere in campo quanto visto a Caserta, faremo sicuramente nostra la partita con il Taranto, venendo fuori dalle zone basse della classifica. Oltre agli aspetti puramente tecnici, in questo campionato chi dimostra determinazione e volontà di vincere può superare ogni ostacolo. Dopotutto, non ci sono squadre ammazza campionato”.

Con il Taranto servirà imparare dalla gara di andata

Antonio Cu. parla di approccio aggressivo che ha facilitato la partita: “Abbiamo giocato con ritmi alti mentre la Casertana ha sottovalutato indubbiamente la gara. Anche la mossa tattica di Modica di schierare un 4-2-3-1 è stata decisiva. Finalmente, abbiamo visto calciatori come Emmausso esprimere le proprie potenzialità mentre di Salvo conosciamo benissimo la qualità del calciatore”.

Anche Antonio pensa già alla gara del “Franco Scoglio con il Taranto: “Non bisognerà commettere l’errore fatto all’andata quando si presentammo con un modulo simile a quello visto a Picerno; per contrastare il gioco di Capuano non c’è servito. Servirà stare attenti soprattutto alla velocità offensiva di qualche loro atleta perché, a parte Salvo, non abbiamo difensori in grado di contrastarla. Dovremo giocare con una difesa più arretrata di almeno dieci metri e sempre su ritmi alti per metterli in difficoltà. Domenica, per fortuna, ci sarà il rientro a pieno regime di Lia, quello di Scafetta – che potrebbe servire a centrocampo – come di Ortisi che probabilmente prenderà nuovamente posto sulla corsia di sinistra”.

Continuità e mercato le parole d’ordine

Forse per entrare già in clima Taranto, recuperando il vocabolario di mister Capuano, Attilio Za. cerca subito un tocco di ironia: “Prestazione sontuosa (ride, ndr.)”. Poi, recuperando l’attenzione dovuta, prosegue: “Sembrava una squadra di categoria superiore. Il 4-2-3-1 mi sembra il modulo che più si addice agli elementi in organico”. Attilio ricorda che serve ancora qualcosa: “Continuità nelle prestazioni e nei risultati, fermo restando che si deve intervenire in maniera seria sul mercato: un centrale difensivo, un centrocampista, entrambi over, ed un rincalzo di spessore come prima punta”.

La prestazioni di Caserta lascia aperti interrogativi

Si interroga Andrea D.G. : “Quando si giocano partite del genere e le confronti con altre che sono agli antipodi, mi chiedo perché? Perché non può essere così, non dico sempre ovviamente, ma un po’ più spesso. Perché poi è inevitabile guardare la classifica e rammaricarsi di quanti siano stati i punti buttati. E domenica, sinceramente, vado al di là dei sassolini che ci si potrebbe togliere dalle scarpe. Capuano lascia il tempo che trova, tanto nemmeno è in panchina. Da tifoso mi interessa dare un seguito a Caserta; Messina merita la categoria, ma anche di vivere dei campionati con qualche ambizione in più”.

Taranto avversario complicato

Soddisfatto anche Andrea So.: “Domenica scorsa abbiamo assistito alla migliore partita della stagione del Messina. Vittoria meritatissima e risultato che poteva sicuramente essere molto più ricco di gol. Il passaggio al 4-2-3-1 e la posizione centrale di Emmausso hanno inciso positivamente. Molto bene la difesa che ha concesso pochissimo ad una delle formazioni più forti del girone che non perdeva da 12 gare”.

Sulla gara con il Taranto, Andrea è conscio della complessità del compito che attende i Biancoscudati: “Arriverà un’altra squadra ben rodata. Sarà una partita difficile e molto intensa sul piano dell’agonismo. Adesso, sarà importante trovare continuità nelle prestazioni, dando uno sguardo anche al mercato per completare la rosa con innesti mirati e di qualità”.

Velocità sulle fasce e libertà per i nostri attaccanti: così si batte Capuano

“Il miglior Messina  degli ultimi tre anni!” lo dice convintissimo Paolo Do. Il 4-2-3-1 con il quale mister Modica ha schierato la squadra, ha dato solidità alla difesa. L’unico pericolo corso da su colpo di testa al 75°… con una super parata di Fumagalli. Il messinese Salvo devastante sulla fascia tanto che una sua discesa è stata propedeutica al raddoppio di un Emmausso in forma. Un punteggio che sarebbe stato più rotondo se ci fosse stata maggiore precisione in attacco, ma va bene così. Siamo usciti dalla zona playout”.  

Adesso i pugliesi rossoblù: “Contro Capuano sarà necessario dare continuità allo splendido risultato di Caserta che, ricordiamolo, veniva da dodici risultati utili consecutivi. Sarà una partita difficile perché con le squadre di Capuano non è facile giocare; tendono a spezzare le trame di gioco avversarie imbrigliando il centrocampo e isolando gli attaccanti”.

Cosa servirà per battere il Taranto? “A mio parere avere lo stesso spirito di Caserta ed impostare un gioco veloce sulle fasce senza bloccare i nostri attaccanti affinché possano spaziare sull’intero  fronte d’attacco. Non credo che col Taranto dovremo aspettarci una partita spettacolare, ma l’importante, per portare a casa la vittoria, sarebbe riuscire a chiudere il primo tempo in vantaggio; loro sarebbero costretti ad aprirsi e quindi la si potrebbe chiudere giocando di rimessa”.

Entusiasmo e tanta fiducia: col Taranto gara svolta

Letteralmente entusiasta Giovanni An.: “Che partita! Passaggi di prima, colpi di tacco, tranquillità ed efficacia”. Ma poi recupera un pò di razionalità e si domanda: “È’ stata una prestazione occasionale o si ripeterà? Vedremo contro il Taranto; sono fiducioso. Una vittoria potremmo aprirci porte insperate e farci divertire nel girone di ritorno arrivando ad una salvezza tranquilla. Diversamente resteremo coinvolti nel furore della battaglia per non retrocedere”.

Capuano squalificato? Non ci si illuda, serviranno pazienza e attenzione

“Un Messina inaspettato – quello apprezzato da Giovanni Cu. – e pensare che, per certi versi, con quel modulo ha fatto storcere il naso a molti, ma che alla fine ha mostrato sul campo di poter dominare e lo ha fatto dall’inizio alla fine. Casertana irriconoscibile, sottotono ma merito di un Messina perfetto, come mai visto in tre anni di C. Forse questo 4-2-3-1 è la soluzione ideale per le caratteristiche dei giocatori, perché a difesa bloccata e con due piedi buoni come quelli di Firenze e Franco, anche la linea delle tre mezze punte si esprime al meglio a supporto dell’unica punta.

 Con il Taranto una delle partite più ostiche della stagione: “Una squadra che sa chiudersi bene e ripartire in maniera importante. Non illuda l’assenza in panca di Capuano e la partenza data per certa di Antonini. Bisognerà gestirla con pazienza e attenzione, magari ripartendo dallo stesso modulo di Caserta, con Giunta o Frisenna al posto di Franco, e tenendo alto il ritmo della partita”.

Un messaggio al presidente Sciotto: “Vuole i play-off ma intervenga sul mercato”

Anche Nicola Mo. sulla stessa lunghezza d’onda degli amici di fede Biancoscudata: “Nella partita più difficile per defezioni e turbolenze  societarie è venuto fuori il più bel Messina del campionato e forse di questi ultimi tre anni di serie C. Sicuramente la Casertana ci ha sottovalutati ma un plauso va fatto al gruppo squadra e al mister che ha saputo sfruttare le poche risorse a disposizione, imbrigliando i falchetti”. Non ci sono mezze misure; per Nicola “questa squadra è pazza come il suo numero 10; con un MICHELE cosi e un Rosafio in più, abbiamo ammazzato la vice capolista”.  Una menzione speciale per il piccolo Peppe Salvo che cresce di partita in partita; l’azione del secondo gol è tanta roba”. 

Anche per Nicola la gara di Domenica prossima fa parte di un conto in sospeso: “Mi aspetto continuità contro Eziolino anche se sarà una partita totalmente diversa. Il Taranto non ci lascerà gli spazi che abbiamo avuto a Caserta. Fossi in Modica non toccherei nulla tranne sostituire Franco squalificato”.

Le ultime sue parole sono dirette al presidente Sciotto: “Se vuole andare ai play-off intervenga sul mercato e prenda due over di categoria per alzare l’asticella”.

Taranto farà gara sporca

Per Franco Im. Caserta è ormai acqua passata: “Bisogna pensare al Taranto; contro i pugliesi sarà una gara di pazienza visto che loro, così come tutte le squadre di Capuano, faranno una gara sporca. Ricetta? Attaccarli senza scoprirsi troppo”.

Taranto squadra diversa dalla Casertana, ma si può fare

A Caserta, roba da non credere per Peppe L.R. :”La partita che non ti aspetti. Casertana Messina si potrebbe sintetizzare così. Alla vigilia eravamo in tanti a temere una disfatta e invece, con il passare dei minuti, abbiamo iniziato a stropicciarsi gli occhi; un Messina che copriva come non era mai accaduto tutte le zone del campo, aggressivo e determinato su ogni pallone e, dopo un inizio un po’ guardingo, ha iniziato a guadagnare terreno centimetro dopo centimetro, fino a essere padrone del campo”.

Sul rendimento dei calciatori “tutti sopra la sufficienza – per il Peppe. Una nota di merito vorrei darla a uno dei calciatori più criticati Michele Emmausso. Il giovanotto di Scampia sciorina tutto il suo talento; spostato al centro e libero di svariare, ha trovato varchi dove inserirsi grazie al lavoro oscuro di Luciani e al supporto di Rosafio. Firenze e Franco hanno smistato palloni a destra e a manca. Una difesa che ha concesso poco o nulla ai casertani con un Manetta e Pacciardi sempre sul pezzo. Peppe Salvo, oltre a presidiare la sua zona di competenza, si proponeva in avanti grazie alla sua notevole velocità ed ha offerto l’assist per la seconda rete”.

Adesso attendiamo la squadra dell’ex Eziolino Capuano: “Ci aspettiamo anzitutto una replica della prestazione di Caserta. Una vittoria contro i pugliesi ci farebbe presagire che la primavera è dietro l’angolo; una rondine non fa primavera, due forse si. Ma sappiamo che non sarà facile, ma si può vincere. Se la Casertana di Cangelosi lasciava ampi spazi di manovra, il Taranto di Capuano è una squadra che cura molto la fase difensiva, riparte in contropiede con il funambolico Kanoute e con la qualità di Calvano e Bifulco. Ma bisogna stare attenti anche alle palle inattive dove i rossoblù sono bravi. Speriamo che i Biancoscudati guidati da Modica riescano a replicare la prestazione di domenica scorsa per dimostrare che non è stata frutto di necessità che hanno in qualche modo costretto l’allenatore ad un cambio di modulo”.

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