Lungo dibattito e poi l'approvazione della proposta di delibera che sarà inviata al ministero. La copertura del torrente S. Filippo sarà richiesta in un altro documento
MESSINA – Se n’è iniziato a parlare in commissione Ponte nel novembre 2024 e dopo 8 mesi si è arrivati a una sintesi: il Consiglio comunale chiederà al ministero delle Infrastrutture di farsi portavoce per l’inserimento dell’acquario dello Stretto e lo svincolo di Giampilieri tra le opere connesse (e non compensative), da far realizzare alla Stretto di Messina spa. La proposta di delibera, presentata dal presidente della commissione Ponte Pippo Trischitta, a nome di tutti i componenti, è stata approvata nel pomeriggio del 17 giugno con 25 voti favorevoli e un astenuto.
Scontro sugli emendamenti (che saltano)
Ma quella che sembrava dover essere una votazione semplice in realtà ha portato a un pomeriggio lungo, con uno scontro tra Pd e Prima l’Italia-Lega e, prima ancora, all’esasperazione dello stesso Trischitta in avvio, quando era stata espressa da Cosimo Oteri, di Prima l’Italia, la volontà di presentare un emendamento per inserire la copertura del torrente San Filippo. Trischitta, però, ha spiegato (con toni non molto pacati) di aver già dato tempo ai consiglieri nelle scorse settimane per presentare eventuali idee così da non portare a Roma un documento “emendato”, ma nella forma qualcosa di più “pulito”. Alla fine, dopo una sospensione e una riunione dei capigruppo, è stato deciso che la copertura sarà inserita in un’apposita delibera, con eventuali altre proposte di opere connesse o compensative, che sarà discussa già dalla prossima seduta di commissione, forse già venerdì 20.
Russo contro Oteri
Il dietrofront ha portato all’attacco politico di Alessandro Russo, che ha chiesto quindi perché presentare due delibere come se fosse una prioritaria rispetto all’altra, espresso i propri dubbi su un documento da votare “in blocco” e senza modifiche, e ricordato durante lo scontro con Oteri che il Pd da tempo si batte per queste stesse opere, che però devono essere “sganciate dall’opera Ponte”. Un botta e risposta aspro, con il rappresentante di Prima l’Italia ad additare i dem come membri del “partito del no a prescindere” e Russo a rispondere spiegando la posizione del Pd, che in realtà avrebbe voluto indirizzare il documento al sindaco in qualità di rappresentante della città, per fargli prendere un impegno formale nel rappresentare le richieste dei messinesi.

L’Acquario….connesso al ponte? Forse perché entrambi riguardano l’acqua?
Neanche al mercato…questa non è politica questo è solo un circo.
E’ da qualche anno che si sente proporre un acquario nuovo, e più grande, per Messina. Peccato, nessuno abbia considerato che, il bacino del Mediterraneo, già è ben provvisto di acquari di notevole grandezza che accolgono crocieristi e turisti
da tutto il mondo. Se, prima di avanzare sogni velleitari, si facesse un “business plane”, ci si accorgerebbe della economicità negativa di tale struttura (senza dimenticare che, a Reggio C., si sta procedendo alla realizzazione di un grande acquario nel complesso “Museo del Mare”). La manutenzione di tali strutture è alquanto onerosa, difficilmente gestibile con la sola vendita dei biglietti per i visitatori. Discorso diverso se si potesse realizzare un Acquario con la fauna marina che popola le profondità dello Stretto: questo, si, che sarebbe qualcosa di unico al mondo, ma, con le mie scarse conoscenze scientifiche, credo sia impossibile tale tipo di acquario. Sono creature che vivono al buio, non credo si adatterebbero anche a una debolissima illuminazione per i visitatori (forse possibile con luci a infrarossi e uso di occhiali dedicati). Creare strutture che sarebbero con gestione economica passiva, sarebbe un segnale di crassa ignoranza amministrativa. Obbligatorio riflettere su queste mie riflessioni.
il consiglio comunale si svende per poco!
Ma se è da una vita che non siete capaci di gestire l’ acquario della villa Mazzini, cosa andate cercando?
Ancora con sto ponte, l’Italia ha un debito di 3000 miliardi.. bisogna sistemare le strade, gli impianti elettrici e idraulici, e anche le bretelle autostradali che ancora non non sono finite da 14 anni..ma cosa credete che verrà costruito prima di 100 anni e a costo in surplus di spesa di almeno 30 volte.
Siamo alle comiche finali. Queste richieste la dicono lunga sull’improvvisazione.
Ma se in 50 anni non siete riusciti a gestire l’acquarietto della villa Mazzini, cosa andate cercando.
Tra un’elemosina e un’altra elemosina così, secondo amministrazione e consiglio comunale, Messina sarà rispettata. Perché non si prova ad opporsi a questo progetto inutile invece di elemosinare?
Certo che abbiamo vedute veramente futuristiche!!!!!!
Io avrei chiesto il chiosco della limonata al sale a piazza Cairoli, e un punto ristoro per per taione, virina e stigghiole sul viale Europa o almeno in ciò che resta.