Messina, il "Psl Lab" in concerto al Palacultura

Messina, il “Psl Lab” in concerto al Palacultura

Redazione

Messina, il “Psl Lab” in concerto al Palacultura

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giovedì 10 Marzo 2022 - 07:00

Per la stagione della Filarmonica Laudamo uno straordinario appuntamento jazz con il Laboratorio di Piazza Scienza e Lavoro

MESSINA – Questa sera, giovedì 10 marzo 2022 ore 19, al Palacultura Antonello, per la 101ª stagione della Filarmonica Laudamo per la serie «Accordiacorde», straordinario appuntamento con il jazz. Protagonista il Laboratorio di Piazza Scienza e Lavoro, diretto da Antonio Moncada e Carlo Cattano.

Insieme a loro sul palco, ad eseguire musiche di Basie, Mingus, Moore, Bergin, Moncada, Cattano: Sebastiano Nanè (flauto), Francesco Bella e Salvatore Pavano (tromba),  Marco Bella, Walter Cannella, Fabio Luca Di Gregorio (sassofoni contralti), Alessia Serina Pinto (sax soprano), Bruno Morello (sax tenore), Vito Berretta  e Ferdinando Maria D’Urso (sax baritono), Melita Lupo (voce), Salvo Amore (chitarra), Gianfranco Vitello (chitarra), Salvo Belfiore (pianoforte), Stefano Gaeta (batteria), Stefano Cardillo (contrabbasso), Alessio Di Dio (batteria).

Laboratorio di Piazza Scienza e Lavoro

“Quella porta che si apre un po’ a fatica, in Piazza Scienza e Lavoro, ti conduce dritta nella storia….”. Con queste parole iniziava un articolo di un quotidiano del 1985 che mirabilmente descriveva quel luogo dove nel lontano 1982 Antonio Moncada fondava il Laboratorio Musicale di Piazza Scienza e Lavoro. 

Oggi, da oltre quindici anni, Carlo Cattano, artista per il cui valore non ha di certo bisogno di presentazioni, e lo stesso Antonio Moncada sono gli infaticabili propulsori e conduttori  di questo, come essi stessi amano definirlo, “laboratorio di emozioni”.Bisognerebbe proprio assistere ai loro puntuali incontri settimanali, che oramai durano ininterrottamente da quasi vent’anni, per capire come “…lo scopo del Laboratorio è quello di aprire le menti dei musicisti, mostrare loro che la musica non si ferma alle strutture codificate, che esiste qualcosa che sfonda i confini del mainstream, del jazz commerciale e sclerotizzato che ha perso ormai la sua originaria carica rivoluzionaria diventando antiquariato”.

Questa “fucina di idee musicali e di emozioni”,  tra le più significative e attive operanti sul territorio nazionale, è stata tra l’altro diretta da Keith Tippett, Greg Burk, Michael Moore e Silvia Bolognesi.

I direttori Moncata e Cattano

Antonio Moncada ha iniziato a suonare la batteria all’età di 13 anni, e – come suole dire –  da quel momento non ha più smesso. Ha partecipato ad alcuni dei festival jazz storici fra cui Rumori Mediterranei, Controindicazioni e molti altri. La sua collaborazione con il polistrumentista Stefano Maltese è fra le più longeve ed importanti per il jazz italiano. Batterista richiestissimo per i progetti più originali e creativi, ha collaborato, fra gli altri, con Paul Rogers, Antonello Salis, Evan Parker, Keith Tippett, Paul Rutheford, Michel Godard, Sophia Domancich, Dave Burrell.

Carlo Cattano ha studiato flauto e sassofono ed ha frequentato corsi con Tony Oxley, Giorgio Gaslini, Paolo Fresu, Keith Tippett, George Gruntz, Gianluigi Trovesi, Seamus Blake.Si è esibito nell’ambito dei principali festivals e rassegne collaborando anche con alcuni fra i più grandi nomi del jazz tra cui Phil Woods, Steve Grossman, Maria Schneider, Bob Mintzer, John Tchicai, Keith Tippett, Enrico Rava, Jon Hendricks.E’ considerato uno dei docenti più apprezzati in assoluto, ha tenuto stage e masterclass in tutta Italia, ed in Europa e Canada. 

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