Messina. La notte delle ricercatrici nel segno del Mediterraneo

Messina. La notte delle ricercatrici nel segno del Mediterraneo

Redazione

Messina. La notte delle ricercatrici nel segno del Mediterraneo

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lunedì 03 Ottobre 2022 - 19:59

Il successo della manifestazione all'Università

MESSINA – La figura della donna al centro della scienza e il Mediterraneo punto d’incontro e di scambio. Nel segno di un futuro progettuale da affidare alla ricerca, “La notte mediterranea delle ricercatrici”, al Rettorato dell’Università peloritana, dalle 16 a mezzanotte, è stata vissuta con spirito di partecipazione e confronto culturale.

Durante l’evento i ricercatori e le ricercatrici dell’Ateneo hanno presentato le loro attività legate al Mediterraneo, attraverso esperimenti, mostre, giochi, tavole rotonde, dibattiti e laboratori itineranti in Aula Magna, in Aula Cannizzaro, presso la Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti e l’Aula Ex Chimica. Attraverso un totale di 65 attività sono stati affrontati i temi del clima, delle energie sostenibili, dell’alimentazione, dell’ecologia, della giustizia, della salute, dell’inquinamento e della protezione dell’ambiente marino.

Un progetto internazionale per mostrare la scienza del Mediterraneo

Il tutto nell’ambito della “Mediterranean Researchers’ Night”, progetto co-organizzato dai Paesi mediterranei di Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Egitto e Turchia e rivolto ai giovani e al grande pubblico con lo scopo principale di mostrare la scienza del bacino del Mediterraneo valorizzando, inoltre, il ruolo delle donne nella ricerca scientifica.

L’iniziativa

“Per UniMe – ha rilevato la prorettrice alla Ricerca e all’Innovazione Giovanna Valenti – è un motivo d’orgoglio partecipare a Mednight in qualità di unico partner italiano aderente. Si tratta di un progetto in chiave multidisciplinare, presentato in consorzio da Atenei, enti di ricerca e Fondazioni del Mediterraneo. Indubbiamente è una iniziativa molto importante e, soprattutto, in linea con gli obiettivi della nostra Università generalista che si propone in qualità di Ateneo di servizio per il territorio e per la sua crescita culturale, scientifica, sociale ed economica”.

“Abbattiamo gli stereotipi dei ricercatori: condividiamo la scienza”

“L’iniziativa è bellissima – ha aggiunto la professoressa Marina Trimarchi, responsabile scientifica dell’iniziativa messinese – perché spinge i ricercatori ad andare sempre più avanti cercando di abbattere lo stereotipo del ricercatore per condividere la scienza in maniera semplice e divertente con i cittadini di ogni età. Ritengo che in questo momento storico la condivisione della Scienza e la comunicazione scientifica siano le cose più utili che noi ricercatori possiamo fare. In particolare, aderendo a questo progetto, noi vogliamo mettere un focus sul Mediterraneo che da un lato è pieno di differenze, ma dall’altro ha un unico filo conduttore”.

Aggiunge la professoressa: “Vogliamo valorizzare la figura della donna nella scienza. Da qui il titolo. Mednighit è un progetto a cadenza biennale, per cui anche l’anno prossimo riproporremo questo evento ed una serie di iniziative, in strada e nelle scuole, per coinvolgere sempre più le persone e sensibilizzarle ai problemi del Mediterraneo e al modo in cui la scienza li può risolvere”.

Contestualmente al progetto, è già possibile avanzare le candidature al “Mediterranean Science Team 2023”. Il team verrà svelato in febbraio, durante un gala ad Istanbul, in coincidenza con la “Giornata Internazionale delle Donne nella Scienza”.

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