Lo precisa il dirigente scolastico Longo dopo l'interrogazione del consigliere Gioveni, che sollecitava il Comune a prendere provvedimenti urgenti
MESSINA – “I genitori sono stati costretti ieri a prendere i figli alle 11 per la massiccia presenza di topi nella scuola. Diversi, preoccupati, si sono rivolti a me”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, ha presentato un’interrogazione urgente a sindaco e assessore competente in materia sanitaria, Caminiti, sulla situazione della scuola media “Boer” di Messina: “Che provvedimenti s’intendono prendere subito?”. A rassicurare genitori, alunni e opinione pubblica è il dirigente scolastico della “Boer – Verona Trento” Santo Longo: “Nulla d’allarmante. Il 3 maggio, nei cantinati, dove teniamo l’archivio di una struttura precedente al terremoto del 1908, vorrei ricordare, sono state trovate tracce di ratti. Da qui l’avvio di una derattizazione”.
Ma allora perché la segreteria dell’Istituto di via Palermo ha chiamato ieri alle 11 i genitori degl alunni per farli tornare a casa? Risponde sempre il dirigente Longo: “Perché, dato che i ratti sono stati avvelenati con le trappole, è molto probabile che, storditi, tendano a cercare acqua e aria alla luce del sole. Nell’eventualità che potessero salire nelle aule, come misura di prevenzione, si è deciso d’interrompere le lezioni. Il tutto sempre in sinergia con il Comune. Oggi le lezioni si svolgono in modo regolare e mi dispiace che alcuni genitori non abbiano mandato i propri figli a scuola per paure alimentate nelle chat”.