Siamo alla farsa: nuovo stop ai lavori. Assenti a Calatabiano i vertici dell’Amam e la Protezione civile

Ormai siamo alla tragedia. I lavori a Calatabiano, appena iniziati, sono stati subito interrotti per decisione del sindaco Intelisano che non ha inteso ragioni, provocando l’irritazione della task force guidata dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.

Problemi legati alla fragilità del terreno (peraltro il sindaco di Calatabiano ha detto chiaro e tondo a più riprese che la colpa della frana è la conduttura Amam e non viceversa) ma soprattutto al mancato invio da parte dell’Amam del Piano di sicurezza allegato all’ormai famoso piano “ tre tubi”. Senza quello non intende far ricominciare i lavori, con conseguente slittamento dei tempi finora ipotizzati per tornare all’erogazione e ritornare nell’era moderna.

Quel che più meraviglia è però l’ASSENZA DEI VERTICI DELL’AMAM, o anche di rappresentanti dell’amministrazione comunale o della Protezione civile, questa mattina all’inizio dei lavori. NON E’ POSSIBILE CHE SI CONTINUI A GESTIRE L’EMERGENZA CON QUESTA SUPERFICIALITA’.

Il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, ha rispedito la palla al sindaco di Calatabiano “lui dovrebbe essere più presente ai tavoli tecnici, invece d’intervenire dopo” ed ha assicurato che sul posto ci sono le squadre degli operai Amam. Ma non è giustificabile che a mancare nel momento più importante ed alla luce dei precedenti con il sindaco di Calatabiano (che per 48 ore bloccò il passaggio all’Amam il 24 ottobre senza che nessuno battesse ciglio) anche questa mattina non ci fossero i vertici dell’azienda acque o qualcuno che potesse difendere concretamente i messinesi, battendo i pugni sul tavolo.

E’ in corso una guerra o siamo all’altezza di difenderci oppure rassegniamoci ad essere per sempre una città scartata.

Nel frattempo, in città si continua a soffrire la mancanza di acqua. Sono 38 le autobotti che operano da stamattina già alle 8:30 per la distribuzione dell'acqua alla popolazione. Oltre ai già individuati 11 punti fissi, le autobotti si muovono con priorità sulle scuole e sui presidi sanitari che ne hanno fatto richiesta e, successivamente, si passa al rifornimento dei condomini privati. Alle autobotti, si aggiungono 2 pick-up per la distribuzione dell'acqua a fondo Galletta e Puntale Arena. 10mila sono, invece, le buste d'acqua confezionate dagli appositi macchinari che saranno consegnati porta a porta a soggetti fragili (anziani, disabili …) con l'utilizzo di 6 pick-up e l'impiego del volontariato di protezione civile.

Nel quartiere Lombardo, dove l'approvvigionamento idrico in questi giorni è stato tra quelli che hanno avuto maggiori difficoltà, i Vigili del Fuoco stanno operando per rifornire i serbatoi privati allocati in postazioni più alte.

Il flusso di alimentazione dei serbatoi principali dell'acquedotto cittadino si mantiene su valori di circa 600 litri al secondo provenienti da Alcantara, Santissima e pozzi cittadini, cui si aggiungono i 5000 metri cubi che nelle prossime 36 ore saranno pompati nel serbatoio di Torre Vittoria dalla nave cisterna già attraccata.

Nella riunione operativa di ieri, lunedì 9, è stata aggiornata la procedura per l'invio delle richieste di fornitura tramite autobotti agli istituti scolastici ricadenti nel territorio comunale. Le istanze potranno essere inoltrate via e-mail emergenzaidricamessina.matmez@protezionecivilesicilia.it e/o al fax 090-2985442 entro le ore 14 di ogni giorno, precisando i dati meglio richiesti nella scheda che è stata fornita ai dirigenti scolastici. Sarà cura di questi ultimi confermare al numero di telefono 090-7723442 la richiesta entro le ore 7,30, previa verifica della quantità di acqua giunta in nottata. Sono stati invece disattivati i numeri di telefono 090-7644888 e 090-772411.