La lettera di un gruppo di mamme: "Siamo stati privati di un sostegno fondamentale". L'appello a Comune e Regione per il rilascio dell'autorizzazione
MESSINA -Ci scrive un gruppo di mamme di Messina: “Con questa lettera vogliamo rendere pubblica una situazione paradossale, che sta provocando un danno economico a intere famiglie della nostra città a causa della mancata erogazione del bonus asilo. In ballo ci sono fino a 2 mila euro per ogni singolo nucleo familiare”.
“Dal mese di gennaio, infatti, l’Inps ha improvvisamente bloccato le domande di pagamento della misura di sostegno che garantisce un aiuto concreto per la cura e l’educazione dei più piccoli, nella fascia d’età 0-3 anni. In questi mesi , le famiglie hanno comunque regolarmente presentato le istanze e anticipato le rette, convinte di poter recuperare le somme anticipate. Così come del resto era avvenuto lo scorso anno.
Tuttavia, in seguito alle singole interlocuzioni con l’Inps, è emerso che l’erogazione del bonus è stata interrotta per la mancanza delle necessarie autorizzazioni da parte della stragrande maggioranza delle strutture private di Messina che ospitano i bimbi delle sezioni nido e primavera, seppur registrate come scuole paritarie”.
L’appello a Comune e Regione per il rilascio dell’autorizzazione
Continua la lettera: “Secondo quanto comunicato dal responsabile dell’Inps a chi ha chiesto delucidazioni in merito, per l’accoglimento della domanda del bonus asilo 2025 è infatti necessario, come specificato nella circolare n.60 del 20/03/2025, che le strutture siano in possesso dell’autorizzazione all’apertura e al funzionamento delle stesse come asilo nido ( per minori fino a 2 anni). O come sezione Primavera (solo per minori di età compresa tra i 24 e i 36 mesi) per l’anno scolastico 2024/2025. Tale autorizzazione dev’essere rilasciata dal Comune o dalla Regione a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle normative nazionali e locali.
Avendo iscritto i nostri figli a scuole paritarie regolarmente registrate, diamo per scontato che abbiano i requisiti previsti dalla normativa vigente. Pertanto, immaginiamo che molti asili privati siano a tutt’oggi sprovvisti della necessaria autorizzazione a causa di ritardi nel rilascio della stessa da parte degli enti competenti, Comune e Regione”.
“Chiediamo dunque a enti e istituzioni interessati, ognuno per le proprie competenze, di attivarsi immediatamente affinché, nel più breve tempo possibile, vengano sbloccati i pagamenti e le famiglie possano finalmente ricevere il bonus asilo. In molti casi, il sostegno economico riconosciuto dallo Stato è indispensabile per far quadrare i conti del bilancio familiare. Non è accettabile dover perdere questo importante sussidio per colpe sicuramente non addebitabili a noi famiglie”, conclude il gruppo di mamme.
