Già condannato lo scorso 16 aprile a 19 anni nell’operazione “Totem” quale affiliato del clan di Giostra, capeggiato da Luigi Tibia
La Direzione investigativa antimafia di Messina sta eseguendo un sequestro emesso dal Tribunale di Messina – Sezione Misure di Prevenzione, che ha colpito due immobili a Messina nella disponibilità di Paolo Aloisio, già condannato lo scorso 16 aprile a 19 anni nell’operazione “Totem” quale affiliato del clan di Giostra, capeggiato da Luigi Tibia.
L’indagine della Dia, coordinata dalla Procura di Messina, ha portato alla proposta di sequestro firmata dal direttore della Dia e dal procuratore della Dia, Maurizio De Lucia, coadiuvato dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, responsabile dell’Ufficio Misure di prevenzione della Procura.
Dalle indagini è emerso il ruolo di Aloisio quale persona di fiducia del clan, tanto da essere incaricato alla detenzione e custodia delle armi da fuoco. Tra i fatti contestati, anche il suo coinvolgimento in un’estorsione nei confronti di un imprenditore che era stato minacciato di non partecipare alle procedure per l’affidamento del lido Aragosta di Mortelle, sul quale il clan aveva indirizzato i propri interessi. Infine, un’evidente differenza tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato da Aloisio, ritenuto frutto o reimpiego di attività illecite.
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