La giovane assassinata lunedì da Stefano Argentino
Stasera, alle 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del corso in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell’Università di Messina, vittima di femminicidio.
L’iniziativa, organizzata dall’Ateneo peloritano insieme a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aperta a tutti i cittadini che vorranno prenderne parte.
Dopo un momento di riflessione nel Cortile, il corteo si muoverà fino a Piazza Unione Europea, sede del Municipio.
Comunità di Sant’Egidio
Ieri sera, invece, la Comunità di Sant’Egidio si è ritrovata per ricordare Sara Campanella e tutte le vittime dei femminicidi e della violenza. Il momento di preghiera, nella chiesa di San Giuseppe, ha visto una partecipazione numerosa di tanti che hanno risposto all’invito della Comunità, e della rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari.
La vita di Sara, ha ricordato Andrea Nucita, responsabile della Comunità, “è stata spenta ancora una volta dalla violenza, che, come una malattia latente, può rimanere silente nella nostra società, fino a che sintomi così gravi non la manifestano in tutta la sua virulenza. Una violenza espressione della sopraffazione di un io assoluto, che non tollera il limite, che non ammette lo spazio delle vite degli altri, pur di affermare se stesso.” Una vicenda dolorosa per la nostra città, continua Nucita, che coinvolge tutti, perché “non possiamo pensare che la violenza non ci riguardi, perché noi non l’abbiamo compiuta, non possiamo pensare di non avere responsabilità perché noi non abbiamo fatto niente di male, perché il grande male che vediamo ogni giorno ci chiede conto del bene che possiamo fare, che è nostra responsabilità compiere perché il mondo non si perpetui rimanendo sempre uguale a come è. Per questo guardiamo al futuro con la speranza di chi sente si assume questa responsabilità di costruire un futuro diverso, senza cedere alla rassegnazione.”
Al termine della preghiera sono stati consegnati dei fiori, in segno memoria e di speranza per Sara Campanella, ricordando anche la giovane Ilaria Sula e Lorena Quaranta.
