Politica

Messina. “Stop al pedaggio di Ponte Gallo: in diecimila hanno firmato”

MESSINA – “Abbiamo avviato la campagna il 2 giugno e diecimila cittadini hanno firmato per dire no al pedaggio imposto da 51 anni a Ponte Gallo, città di Messina. Un risultato storico”. L’ex consigliere Mario Biancuzzo non nasconde la sua soddisfazione per l’iniziativa, diretta a chiedere al presidente della Regione e al presidente dell’Ars l’iscrizione all’ordine del giorno della soppressione del pedaggio di Villafranca. Spiega Biancuzzo: “In realtà è un tratto, alla tangenziale Nord, tra la città di Messina e Ponte Gallo. E il Comune di Villafranca non ha niente a che vedere con questo tratto. Non è un casello ma una bretella, collocata nel territorio del Comune di Messina. Di conseguenza, non vi è ragione alcuna di chiedere il pagamento di un pedaggio”.

Aggiunge l’ex consigliere: “Chiediamo l’iscrizione all’ordine del giorno di un argomento così sentito dai cittadini. A questa raccolta si aggiungono i firmatari della petizione del 2017, già trasmessa a tutte le
istituzioni locali e nazionali, per un totale di 20 mila firme, che non sono noccioline. Il pedaggio di Ponte Gallo è una assurdità in quanto è risaputo che è stato posizionato all’interno del Comune di Messina, in più con una segnaletica ingannevole che cita altro Comune, cioè quello di Villafranca, dicitura che si legge sugli attestati di pagamento. Il che può rasentare un eventuale danno erariale. In verità, il Comune di Villafranca è distante dalla bretella di Ponte Gallo Messina”.

E ancora: “Si precisa che questa bretella non è un casello ma semplicemente una uscita ed entrata per
consentire la libera circolazione nello stesso territorio. Inoltre, è inaccettabile che venga imposto all’uscita ed all’entrata di Ponte Gallo, che si raffigura come una bretella, al pari di tutti gli altri svincoli della città che sono privi di casello e pedaggio. Si considera, tra l’altro, che di conseguenza non esiste un parametro equo e adeguato per imporre ai vettori in transito a Ponte Gallo un euro e venti per entrare ed 1,20 per uscire. Al di là del proprio colore politico, i cittadini messinesi condividono l’interesse a questa causa e
reclamano il diritto a non sborsare più questi soldi per compiere 6 km. Il tratto in questione, da me definito una trazzera, è uno dei più costosi d’Italia”.