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Messina. Torrente Papardo in situazioni critiche, ma mancano i fondi per sistemarlo

MESSINA – Si torna a parlare delle criticità vissute dal torrente Papardo. Durante la VI Commissione consiliare, il vice presidente vicario Salvatore Sorbello ha ascoltato le testimonianze del presidente della VI Circoscrizione, Matteo Mangraviti, e le risposte dell’ingegnere Antonino Cortese, dirigente della Protezione Civile. I toni si sono accesi tra sgomento e mancanza di fondi. “Cos’ha fatto la precedente amministrazione per il torrente Papardo?”, ha chiesto a un tratto Sorbello. E l’ingegnere Cortese risponde: “Non so che dirle”.

Mangraviti: “Torrente Papardo come Portella Arena”

Varie le criticità dell’area. Dalla presenza di rifiuti al problema della strada che costeggia il torrente stesso. “Il Torrente Papardo è attenzionato da svariate legislature – spiega Mangraviti -, ma ogni amministrazione alla fine lascia il problema irrisolto, anzi diventa più grave. Il Torrente Papardo è la seconda Portella Arena della municipalità. In questo momento è diventato pericolosissimo. Ho chiesto più volte di installare telecamere ma non è stato fatto”.

I rifiuti e la bonifica richiesta

“Il primo intervento da fare – prosegue Mangraviti – sarebbe la rimozione dei rifiuti nel letto del torrente. C’è di tutto, suppellettili e rifiuti di ogni genere. Spesso questi rifiuti vengono incendiati e diventa un pericolo. Vogliamo chiedere un intervento immediato per la bonifica”.

Cortese: “Non so dire quando si faranno i lavori”

“Il Papardo come sapete è inserito tra i finanziamenti approvati – spiega poi Cortese – aspettiamo che il Commissario regionale dia il via alla gara per trovare l’azienda che faccia le indagini sul territorio. Ad oggi non sappiamo nulla. Speriamo solo che il torrente non peggiori. Quando saranno fatti i lavori? Non lo so dire, ma prima bisogna fare le indagini e vedere cosa si trova nel sottosuolo. Dopo di che si procederà alla progettazione esecutiva. Mentre dal campo di rugby in giù non c’è nulla”.

C’è lo studio di fattibilità, ma mancano i soldi

“Tutta la parte sotto c’è solo uno studio di fattibilità – dice Cortese – ma è fermo perché nessun finanziamento è stato dato. Sono stati trasmessi questi atti e siamo rientrati come progetto ammissibile, ma poi la beffa: non ci sono soldi e non vi diamo nulla ci hanno risposto”. Un problema di fondi che ha spiazzato sia Mangraviti sia i consiglieri presenti.