Messina. Un bilancio congelato all'ombra della Corte dei Conti

Messina. Un bilancio congelato all’ombra della Corte dei Conti

Marco Olivieri

Messina. Un bilancio congelato all’ombra della Corte dei Conti

Tag:

mercoledì 21 Febbraio 2024 - 08:10

Accantonati 42 milioni di euro "ma è un anno fondamentale per dimostrare che la tenuta c'è", rassicura Basile

MESSINA – Il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2024-2026 presentato dalla Giunta Basile. Un bilancio che certifica i passi in avanti fatti dopo il via libera della Corte dei Conti al Piano di riequilibrio. Ma che, nello stesso tempo, segnala che ancora la situazione non può, inevitabilmente, essere normale. Ha sottolineato in apertura dei lavori il sindaco Federico Basile: “La prima voce del documento è relativa all’accantonamento di 42 milioni di euro, su richiesta della Corte dei Conti, pur avendo cura di garantire i servizi essenziali”.

In precedenza, così il sindaco si era espresso in Commissione: “Avere 42 milioni accantonati, con una fotografia scattata ad agosto 2023, vuol dire che non appena diremo alla Corte dei conti che, invece di 23, dobbiamo pagare 18 milioni di debiti, potremo sbloccare una parte di queste risorse. L’adozione del bilancio e il successivo monitoraggio ci permetterà poi di individuare altre risorse: penso alla Tari o al decentramento. Questo è un anno fondamentale perché è il primo con il Piano di riequilibrio approvato. Dobbiamo dimostrare che la tenuta c’è”.

Calabrò: “Il giocattolo non è più in mano ai consiglieri e gli assessori che ci stanno a fare?”

Ier in Consiglio a toccare il tema sono stati i consiglieri Giovanbattista Caruso (Dc) e Felice Calabrò, capogruppo del Partito democratico. In particolare, ha sottolineato quest’ultimo: “Ci vorrebbe un capitolo intitolato ‘Il giocattolo non è più in mano ai consiglieri comunali’. Di che bilancio stiamo parlando? Anche gli emendamenti sono frutto di una grande applicazione e fantasia dei consiglieri. I margini di manovra per il Consiglio, l’organo titolato ad approvare i bilanci, non ci sono. Non ci sono risorse da prendere perché sono già impegnate per le società partecipate. La maggior parte delle risorse saranno spese sicuramente in maniera oculata ma senza il possibile controllo del consigliere comunale. Il Consiglio stesso, approvando i contratti di servizio nei mesi scorsi, ha amputato la sua stessa possibilità di intervenire oggi. E aggiungo: ma gli assessori a questo punto che ci stanno a fare? Non hanno un centesimo, potranno solo sperare in fondi extra bilancio”.

I margini per spendere limitati, Basile: “In 4 anni abbiamo risanato la situazione finanziaria”

Di fatto, i margini di manovra sono estremamente limitati perché gli accantonamenti servono a fronteggiare il problema dei debiti. Da qui i 42 milioni nel 2024 e altri dieci nel 2025, che potenzialmente potrebbero essere chiesti dai creditori. Per occuparsi di alcuni problemi chiave, come il rifacimento del suolo in gran parte della città e i lavori per gli impianti sportivi, ad esempio, bisognerà attendere.

Per il sindaco, in ogni caso, si tratta di “una è un tappa fondamentale. Un ente che, dal 2012, viveva con lo spettro del dissesto, solo dal 2019 è riuscito, in quattro anni, a risanare la propria condizione finanziaria. Il bilancio assolve alle richieste della Corte dei Conti e blocca tante risorse per accantonamenti obbligatori. Il tutto nella consapevolezza e nell’impegno che, a seguito dell’esito del monitoraggio semestrale sul Piano di riequilibrio, le eventuali risorse disponibili potranno potenziare i servizi necessari alla collettività”.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007