Il Sasmant interviene sulla corsa saltata: "Violate le regole contrattuali"

Il Sasmant interviene sulla corsa saltata: “Violate le regole contrattuali”

Il Sasmant interviene sulla corsa saltata: “Violate le regole contrattuali”

sabato 04 Giugno 2011 - 07:22

Per il sindacato si tratta di una "arbitraria gestione del mezzo navale di riserva da parte del Consorzio"

Continua a far discutere il dietrofront del catamarano "Federica M.", il quale lo scorso 1 giugno avrebbe dovuto coprire la corsa Messina-Reggio delle ore 5.00 e che invece è stato costretto a rientrare in porto in seguito a dei problemi ad un propulsore causato dai troppi rifiuti presenti sulla superificie del mare. La sopressione del collegamento aveva provocato non pochi disagi agli utenti, sopratutto a quelli diretti all'aeroporto dello Stretto (si veda l’articolo correlato in basso).

Sulla questione è infatti intervenuto Sebastiano Pino, presidente del Sasmant, secondo cui "il motivo di questi disservizi ha una precisa responsabilità ed è da ricercare nell’arbitraria gestione del mezzo navale di riserva da parte del consorzio Metromare".

Pino ha poi ricordato come "il Capitolato tecnico della gara di appalto prevedeva quattro mezzi veloci di capacità non inferiore a 250 passeggeri e un mezzo veloce di riserva da utilizzare in caso di avaria occasionale o in caso di picchi di traffico. La prontezza operativa del mezzo navale di riserva era stata concepita per evitare la soppressione di corse dovute ad improvvisa indisponibilità di un mezzo navale per qualsiasi motivo tecnico, compreso l’occlusione dei propulsori. Solo per ragioni di economia – dunque – il mezzo navale di riserva osserva l’orario di lavoro con un solo equipaggio, dalle 06.00 alle 14.00. Per tale motivo prima delle 06 e dopo le 14, non possono essere sostituiti i mezzi navali in avaria".

Per il sindacato "questa scelta rappresenta una violazione contrattuale che penalizza l’utenza, anche se il problema della pulizia delle acque del porto è un problema reale e l’Autorità Portuale ha l’obbligo di far rispettare l’appalto di pulizia".

"Se il mezzo navale di riserva fosse stato operativo alle 5.00 – sottolinea il presidente del Sasmant -, i passeggeri non avrebbero perso l’aereo. Non si riesce inoltre a comprendere – conclude Pino – come Metromare continui ad utilizzare dei mezzi con capacità inferiore a 250 passeggeri e che non tutte le Unità navali siano classificate HSC (High Speed Craft), come invece era espressamente richiesto dal bando di gara".

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