Nuovi arrivi al PalaNebiolo. Attesa per la decisione prefettizia sulle strutture proposte

Nuovi arrivi al PalaNebiolo. Attesa per la decisione prefettizia sulle strutture proposte

Eleonora Corace

Nuovi arrivi al PalaNebiolo. Attesa per la decisione prefettizia sulle strutture proposte

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lunedì 05 Maggio 2014 - 12:50

Sono eritrei ed egiziani i rifugiati destinati ad essere i nuovi ospiti del PalaNebiolo, dopo l’esodo delle famiglie siriane giunte con l’ultimo sbarco. Arriveranno nel pomeriggio da Catania. Intanto si attende la decisione della Prefettura sulle strutture proposte dai partecipanti dell’ultimo bando, probabilmente delle Ipab. Nel frattempo, Sel attacca la Lega Nord sul tema dell’immigrazione

Dopo l’esodo dei migranti – in gran parte famiglie siriane con numerosi bambini – sbarcati sul molo di Messina l’1 Maggio dal mercantile “Robur”, è in arrivo da Catania un gruppo di oltre cento persone. Sono eritrei ed egiziani, recuperati in mare dai mezzi della Marina Militare impegnati nell’operazione Mare Nostrum e sono sbarcati nel porto etneo questa mattina. Le procedure di identificazione sono già in corso e al termine verranno trasferiti al PalaNebiolo, dove occuperanno i posti disponibili all’interno del Palazzetto Sportivo. In caso di presenza di minori, l’assessore ai Servizi Sociali, Antonino Mantineo ha già individuato una struttura idonea disposta ad accoglierli.

Intanto, si è rimessa in moto la macchina di solidarietà per recuperare indumenti e generi di prima necessità da distribuire ai rifugiati, soprattutto nel caso in cui ci fossero bambini, come avvenuto nell’ultimo sbarco. In prima fila anche in questa operazione l’esperta del Comune, Clelia Marano, insieme all’assessore Filippo Cucinotta. La Marano sottolinea, a tal proposito, che partecipare all’accoglienza non è un obbligo istituzionale, ma un dovere morale. Cibo e vestiti sono stati offerti anche alle famiglie siriane che hanno scelto di proseguire il loro viaggio allontanandosi dal PalaNebiolo, per raggiungere soprattutto la Germania e il Nord Europa.

Nel frattempo, dovrebbero prendere il via questa settimana i sopralluoghi prefettizi nelle strutture proposte dai quattro partecipanti all’ultimo bando per individuare un luogo più idoneo volto alla prima accoglienza. Le strutture sono tre della Provincia ed una a Messina con una disponibilità di 150 posti. Si tratta probabilmente di ex Ipab e a queste strutture si è volto il pensiero di molti, in questi giorni in cui l’intera Sicilia si trova nella condizione di ricercare luoghi per la prima accoglienza dei migranti. L’utilizzo delle Ipab, ipotizzato dallo stesso assessore Mantineo nei mesi scorsi, è stato proposto recentemente anche dal Comune di Palermo.

Sul fronte politico, invece, imperversano le polemiche alla notizia del tour elettorale del candidato della Lega Nord, Matteo Salvini, in Sicilia. Sinistra Ecologia e Libertà attacca l’esponente del Carroccio, che qualche settimana fa ha lamentato i costi eccessivi dell’operazione “Mare Nostrum”, di utilizzare il tema delle migrazioni solo a fini elettorali. "Salvini per raccattare qualche voto viene nella Sicilia da lui più volte bistrattata e insultata per spargere disinformazione e demagogia spicciola". Lo afferma una nota del coordinamento regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Sicilia. "Non è vero, infatti, che solo il 15% dei migranti abbia diritto alla protezione internazionale in quanto rifugiati, tale percentuale è oltre l'80%. Ci pare chiaro il tentativo di fare dei migranti il capro espiatorio per i problemi dell'Italia di oggi, nascondendo le enormi responsabilità di chi, come la Lega, ha governato questo nostro Paese per anni. Mentre i dati del Censis ci dicono che 10 italiani posseggono la ricchezza di 500mila famiglie operaie non ha alcun senso sostenere che se il ceto medio vive un momento di straordinaria difficoltà la colpa sia dei migranti che scappano da guerre e persecuzioni, non di rado generate dalle politiche dell'Occidente, e che in Italia non vogliono nemmeno restare. La polemica sui costi dell'accoglienza è poi – prosegue la nota di Sel Sicilia – altrettanto sbagliata, perché questi costi lievitano a causa della disorganizzazione della nostra rete. Una disorganizzazione non casuale, che permette basse speculazioni politiche alla Lega ed altrettanto indegne speculazioni economiche a tanti politicanti locali: dei soldi che spendiamo in accoglienza i migranti ne vedono pochissimi, come dimostrato chiaramente dalle condizioni spesso pietose del nostri centri, specialmente quelli per minori. La lentezza delle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato, anch'essa per nulla casuale, è funzionale al mantenimento di uno stato di emergenza funzionale agli speculatori politici ed economici. Ed infatti non abbiamo mai visto Salvini e i suoi tanti emuli protestare per le lungaggini burocratiche che spesso mettono i migranti in un limbo che dura oltre due anni."

4 commenti

  1. Naturalmente ogni decisione dovrà essere preventivamente approvata da genny a’carogna.

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  2. Naturalmente ogni decisione dovrà essere preventivamente approvata da genny a’carogna.

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  3. Qualcosa mi dice che Salvini prenderà più voti di S&l….

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  4. Qualcosa mi dice che Salvini prenderà più voti di S&l….

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