Saraò propone soluzione diverse al fine di andare incontro ai cittadini
A pochi mesi dall’elezione di Carmelo Pino a primo cittadino milazzese, iniziano e delinearsi pian piano le problematiche sui cui ci si scontra in consiglio.
Ad intervenire questa volta è il consigliere Orazio Saraò del gruppo Dem, che apre la discussione sui problemi della Piana di Milazzo e sugli adeguamenti tributari.
Per quanto riguarda la Piana, che con le sue frazioni rappresenta la parte sia geograficamente che produttivamente più importante del territorio, come espone Saraò nella sua nota “negli ultimi cinque anni è stato totalmente abbandonato a se stesso, privato dei servizi essenziali che permettono di parlare di decoro di un luogo, oltre che, naturalmente, di igiene. Gli abitanti della piana hanno diritto, al pari degli altri, a vivere in un contesto dignitoso”.
“Si rende- prosegua il consigliere- necessario quindi, che il servizio di pulizia delle strade venga effettuato con la medesima cura che nel resto della Città, con personale stabilmente adibito per ogni frazione. Ciò naturalmente, in aggiunta, a quelle opere di manutenzione periodiche per garantire il perfetto funzionamento della rete fognaria e di raccolta delle acque pluvie”.
Per quanto riguarda invece gli adeguamenti tributari, Saraò afferma che “rilevando che i rapporti fra il Comune di Milazzo e l’ATO 2 si possono considerare estinti, credo che sia opportuno che il nostro Ente provveda direttamente ad occuparsi della riscossione delle passività relative ai rifiuti soliti urbani, usando come parametro la tariffa T.A.R.S.U. degli anni precedenti, in quanto
1′ A.T.O., che è stato dichiarato Ente in liquidazione, non offre quelle dovute garanzie ai cittadini sulla sorte dei propri pagamenti”.
Andando poi alla delibera di Giunta circa l’aumento della tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti soliti urbani, il consigliere Saraò afferma di non condividere la scelta fatta.
Difatti, nella nota si legge che “l’aumento del 50% determinato dall’Amministrazione penalizza le classi sociali più deboli, devo ricordarvi che vi sono pensionati, nuclei familiari, il cui reddito è sotto la soglia della povertà”.
Per cui Saraò propone “di lasciare la tariffa invariata, applicando l’aumento suggerito dal Governo Nazionale, e andare ad individuare tutti gli evasori, tutti i condonati dall’Amministrazione precedente, e tutti coloro che non figurano negli elenchi dei contribuenti e quindi evasori totali”.
