Dopo tanti preparativi si attendeva un finale diverso. E invece è arrivata la prima sconfitta stagionale per il Milazzo, la prima casalinga e così in classifica chi sognava una partenza importante ha dovuto ricredersi. Ma la sconfitta col Pomezia è venuta fuori non solo perché la squadra non ha giocato bene, sembrando lontana parente di quella che lo scorso anno schiumava di rabbia pur di battere soprattutto in casa gli avversari, quando per un errore dal dischetto di Iannelli. Sia chiaro i rigori si possono sbagliare (li ha sbagliati Baggio, Trezeguet e compagnia varia) ma non si può in questi campionati puntare sul cucchiaio che solo pochi campioni al mondo sanno fare bene. Se si fosse andato sul due a zero siamo certi che il Milazzo avrebbe vinto la partita. E invece è arrivata la sconfitta. Ora si giocherà in coppa mercoledi col Siracusa e poi altra partita in casa contro il Latina. E’ chiaro che altri passi falsi raffrederebbero un ambiente già molto tiepido e pur non aprendo crisi per quel che concerne la classifica imporrebbero riflessioni anche su alcune parti dell’organico. In attacco ad esempio abbiamo visto tutti che il Milazzo non ha una punta e che in certi frangenti ieri si è rimpianto Calabrese. Considerato che sarebbe potuto anche rientrare Torcivia (pare ci sia stata una trattativa in tal senso), sarebbe opportuno che la società faccia questo sacrificio perchè le azioni che si costruiscono non si finalizzano.
ANTONIO PETRUNGARO