Piano finanziario bocciato, in aula discordanza sui numeri

Piano finanziario bocciato, in aula discordanza sui numeri

Santi Cautela

Piano finanziario bocciato, in aula discordanza sui numeri

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sabato 31 Marzo 2018 - 08:17

Una seduta piena di tensioni quella di ieri sera: bocciata per due volte la proposta tariffaria del Sindaco, confusione sui numeri.

Ieri si votava con carattere di urgenza il piano tariffario per la Tari. Uno strumento che deve essere approvato – o modificato – dal Consiglio Comunale che ha ritenuto comunque di bocciarlo. 13 voti a 11, la maggioranza è andata sotto.

In una lunga relazione a firma di tutta l'opposizione, Pippo Midili nel ruolo di frontman della minoranza, ha ribadito al Sindaco come i numeri da lui presentati sono sbagliati e che anzi, le statistiche del nuovo piano nascondono aumenti per ristoratori ed esercizi commerciali.

In particolare, secondo quanto ha riferito Midili in aula, mentre le tariffe per raffineria, centri commerciali e discoteche vengono ridotte, per i ristoranti si passa da 12 euro a 33 a metro quadro e non va meglio neanche per supermercati e piccoli negozi del centro.

Il Sindaco ha però ribadito e difeso il suo piano proposto al consiglio per il 2018, tuttavia sono emerse discrasie nel confronto avvenuto in aula con la presenza del ragioniere, tra il piano 2017 e quello presentato ieri sera.

Possibili errori di calcolo? L'opposizione ritiene che gli uffici abbiano sbagliato statistiche e quindi hanno bocciato entrambe le parti del nuovo piano tariffario. In riferimento alla proposta dell'amministrazione, Formica è stato definito da Midili: "un Robin Hood al contrario, prende ai poveri per dare ai ricchi".

A sostegno del Sindaco gli interventi di Nino Italiano e di Fabrizio Spinelli che hanno ribadito come sia stata persa un'occasione anche per chi avesse le buone intenzioni per migliorare il nuovo piano.

Con questa decisione il consiglio comunale attua di fatto il piano finanziario preesistente quindi resteranno invariate le tariffe dello scorso anno. A margine molti commenti di ilarità, soprattutto tra i consiglieri promotori della mozione di sfiducia: "Se davvero si è trattato di errore di calcolo, l'amministrazione, che credeva in un risparmio di almeno 300 mila euro, ne esce distrutta."

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