Tirreno

Milazzo, si accende l’albero di natale: “un messaggio di speranza”

Piazza Duomo, a Milazzo, ospita il tradizionale albero di natale che ieri sera è stato ufficialmente acceso alla presenza del sindaco Pippo Midili e dell’assessore allo sviluppo economico Maurizio Capone.

Luci natalizie anche per gli alberi di arancio amaro di piazza Caio Duilio e di piazza Mazzini, così come quelli di via Umberto I e di via Cumbo Borgia. Entro domani sarà ultimata la posa delle luminarie presso le piazze della Piana, ha sottolineato il comune in una nota.

«L’illuminazione di questi alberi deve rappresentare innanzitutto un messaggio di speranza per tutti -ha detto l’assessore Capone- affinché la luce riesca a vincere il buio che ha caratterizzato questo 2020 a causa della pandemia che ha creato e sta creando problemi di ogni genere, primo tra tutti quello della salute, e poi quello economico».

Luminarie per rilanciare il turismo

L’assessore Capone ha poi proseguito, sottolineando come la posa delle luminarie possa rappresentare un’ulteriore attrazione per i visitatori.

«L’amministrazione -ha aggiunto Capone- ha deciso di far installare delle luminarie artistiche, per cercare di rendere maggiormente attrattivo il territorio al turismo di prossimità ed ai cittadini. Ma anche per consentire alle attività commerciali un incremento di presenze e di potenziali clienti, utili ad un supporto dell’economia cittadina. In passato erano stati gli stessi commercianti a sopportare l’onere di ravvivare il periodo natalizio con luci e festoni. Quest’anno il comune ha voluto dimostrare di esserci e per quanto possibile di stare al loro fianco nell’auspicio di un rilancio che possa accomunare tutti».

Il natale al tempo del covid-19

Il sindaco Pippo Midili ha definito l’accensione dell’albero “un segno augurale” facendo riferimento all’attuale situazione legata alla diffusione del coronavirus.

«Quest’anno -ha dichiarato il sindaco- la pandemia ha stravolto ogni proposito e prima di tutto le nostre vite. Tuttavia questo momento non poteva mancare. Anzi, proprio nel contesto straordinariamente difficile e che sta mettendo a dura prova ognuno di noi, era giusto realizzarlo e, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19, farne un evento ufficiale come segno bene augurale».