I Radicali in sit in a Gazzi contro il sovraffollamento delle carceri

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I Radicali in sit in a Gazzi contro il sovraffollamento delle carceri

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giovedì 21 Novembre 2013 - 17:08

“Che fine ha fatto - chiedono - l'indicazione contenuta nel messaggio del presidente della Repubblica di inizio ottobre? Che fine hanno fatto i "rimedi straordinari" di amnistia e indulto?”

Un sit in davanti all’ingresso colloqui del carcere di Gazzi per rivendicare con forza che vengano trovate soluzioni contro il sovraffollamento carcerario. A tenerlo, oggi, i rappresentanti messinesi del partito radicale.

“Che fine ha fatto – chiedono – l’indicazione contenuta nel messaggio del presidente della Repubblica di inizio ottobre? Che fine hanno fatto i “rimedi straordinari” di amnistia e indulto?”.

“In Italia – scrivono i rappresentanti del partito – la giustizia è insensatamente lenta e senza alcun rispetto dei diritti umani fondamentali, tanto per l’irragionevole durata dei processi (violazione art.6 della Convenzione Europea sui diritti dell’Uomo) quanto per i trattamenti inumani e degradanti (violazione art. 3 della stessa Convenzione) a cui sottopone i suoi cittadini detenuti. Dall’8 gennaio scorso la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha accertato in Italia la violazione strutturale dell’art. 3 della Convenzione europea che, sotto la rubrica “proibizione della tortura”, pone il divieto di pene e di trattamenti disumani o degradanti a causa della situazione di sovraffollamento carcerario in cui 7 dei ricorrenti si sono trovati (tre di loro erano difesi dagli avvocati radicali Giuseppe Rossodivita e Flavia Urcioli). La Corte ha affermato, in particolare, che “la violazione del diritto dei ricorrenti di beneficiare di condizioni detentive adeguate non è la conseguenza di episodi isolati, ma trae origine da un problema sistemico risultante da un malfunzionamento cronico proprio del sistema penitenziario italiano”.

2 commenti

  1. Radicali, siete degli incoscienti! Non vi rendete forse conto che l’Italia sta diventando una nazione che tutela i delinquenti e indifende il popolo onesto. Se hanno commesso un reato, è giusto che paghino, non che siano rimessi in circolazione a nostro rischio e pericolo. Vergognatevi.

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  2. Già Messina vive di criminalità, voi volete far uscire quelli assicurati alla giustizia, ma andate a lottare per mandare gli stranieri a scontare le pene carcerarie nelle proprie nazioni, si otterrebbe più spazio nelle carceri ed un drastico taglio delle spese per mantenere tutta questa gente nelle carceri italiane.
    Il vento ci vuole ma non per spegnere le candele, cari i miei radicali!

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