Morta per l'ospedale che non c'è: avocato il caso Lorenza Famularo, Lipari annuncia mobilitazione

Morta per l’ospedale che non c’è: avocato il caso Lorenza Famularo, Lipari annuncia mobilitazione

Alessandra Serio

Morta per l’ospedale che non c’è: avocato il caso Lorenza Famularo, Lipari annuncia mobilitazione

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venerdì 13 Gennaio 2023 - 11:35

La 22enne è morta nel 2020 dopo 5 giorni di andirivieni in ospedale. Perché il caso non si chiude e che accadrà a febbraio

MESSINA – Non accadeva dai tempi di Tangentopoli, per i casi rilevanti: la Procura Generale di Messina ha avocato le indagini sul caso di Lorenza Famularo, la 22enne di Lipari morta il 23 agosto 2020 dopo diversi accessi all’ospedale di Lipari senza ottenere una diagnosi.

Perché il caso non si chiude, 2 indagati

La Procura di Barcellona – il caso è in mano al sostituto procuratore Carlo Bray – il 14 dicembre dicembre scorso, alla fine degli accertamenti, ha chiesto l’archiviazione per le ipotesi di reato a carico dei sanitari che la visitarono. Richiesta alla quale si sono opposti i familiari, assistiti dagli avvocati Nunzio Rosso e Vincenzo La Cava. L’udienza è fissata al prossimo 16 febbraio davanti al Giudice del vaglio preliminare di Barcellona Antonio Orifici. E quel giorno, trapela da Lipari, la comunità farà sicuramente sentire la propria voce, come già fatto in passato in difesa del presidio delle Eolie, con le massicce mobilitazioni sollevate proprio dal caso Famularo.

Quel giorno però anziché la procura ordinaria di Barcellona a questo punto ci sarà il Procuratore generale a reggere l’Accusa. Nel suo atto di avocazione, il PG Giuseppe Costa spiega che, vista la delicatezza e la rilevanza generale del caso, che ha interessato l’opinione pubblica ed ha risvolti più ampi, l’archiviazione così formulata non è proponibile. L’atto è stato firmato l’11 gennaio scorso. Al momento gli indagati sono due.

“Lorenza non può morire due volte”

vincenzo la cava
avv. Vincenzo-La-Cava

“La richiesta di chiudere il caso era stata per la famiglia come veder morire Lorenza due volte – racconta l’avvocato La Cava. E’ un atto dovuto, quello del procuratore generale, a fronte di due anni di indagini che avrebbero dovuto ravvisare altre responsabilità. La richiesta di archiviazione è fondata esclusivamente su un estratto della consulenza medica, che invece è più ampia, e gli accertamenti dovrebbero indagare ben altre responsabilità, dei medici ma soprattutto della struttura di Lipari, del tutto inefficiente da anni, come denunciato chiaramente nell’atto della famiglia.”

Il servizio de Le Iene oscurato

Il caso della povera Lorenza e la “spoliazione” dell’ospedale di Lipari aveva mobilitato non soltanto la cittadina eoliana. Della vicenda si sono occupate anche le Iene, con un servizio mai andato in onda ma del quale i familiari hanno chiesto l’acquisizione alla Procura di Barcellona, ma che non è mai entrato nel fascicolo.

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