Alluvione 2009, il resoconto della Caritas

Alluvione 2009, il resoconto della Caritas

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lunedì 14 Gennaio 2013 - 17:47

La Caritas spiega come sono stati spesi i fondi destinati ai villaggi della zona sud. I villaggi interessati dall’evento calamitoso ed inseriti nel piano di intervento della Protezione Civile sono Molino, Altolia, Giampilieri, Pezzolo, Briga, Itala, Scaletta, Guidomandri, Santa Margherita, Santo Stefano Briga e Mili

La Caritas si Messina tira le somme e fa chiarezza sui fondi destinati ai territori colpiti dalla tagica alluvione del 2009. I villaggi interessati dall’evento calamitoso ed inseriti nel piano di intervento della Protezione Civile sono Molino, Altolia, Giampilieri, Pezzolo, Briga, Itala, Scaletta, Guidomandri, Santa Margherita, Santo Stefano Briga. Nel 2010, si è aggiunto Mili.

DI SEGUITO IL RESOCONTIO FORNITO DALLA CARITAS

Si tratta di un milione di euro dalla Cei, 1.450.000 euro dallo Stato, 673.210,38 euro di offerte libere giunte attraverso una raccolta straordinaria ad hoc per un totale di 3.123.210 euro. Oggi la metà dei fondi (1.508.661 euro) è stata spesa, un altro 20 % (650.000 euro) è impegnato e vincolato a opere e progetti che sono in diverse fasi di realizzazione, il restante 30% (964.549,76 euro) era stato destinato in massima parte a opere che hanno incontrato particolari difficoltà burocratiche o amministrative (come il fallimento di trattative già in fase avanzata, sia con privati che con istituzioni, soprattutto nel territorio di Scaletta) e sarà impegnato in nuovi progetti. Più in particolare, è stato speso il 99% delle offerte raccolte fin dal giorno dopo la tragedia e giunte da varie diocesi della Sicilia e dell’Italia, dalle parrocchie della provincia messinese, da fondazioni, banche e privati cittadini. Alla somma di 673 mila euro, infatti, si è attinto fin da subito, e si è continuato ad attingere, per rispondere alle necessità più impellenti delle famiglie, dal cibo ai farmaci, dalle bollette agli affitti, dalla ristrutturazione di abitazioni ancora agibili all’acquisto di una cella mortuaria. Di questi 673 mila euro fanno parte anche 20 mila, assegnati alla Parrocchia di Giampilieri Superiore, dei 40 mila devoluti dal PD provinciale.

Gli altri 20 mila euro provenienti dal PD sono stati destinati direttamente, in quote di mille euro ciascuno e con assegni firmati dai responsabili del PD stesso, a 20 famiglie, i cui nominativi, per doveroso riserbo e rispetto, non sono mai stati resi di pubblico dominio. I 20 assegni di cui si sta parlando sono stati infatti consegnati al parroco affinché provvedesse a distribuirli ai diretti interessati. Del fondo nato dalle offerte libere restano oggi disponibili 5.920,36 euro. Inoltre, risulta interamente impegnato il milione proveniente dalla Cei, che è stato assegnato, tramite la Caritas nazionale, a quattro specifici progetti. Di questo milione, una prima tranche di 350 mila euro è già stata spesa e rendicontata. Da qui a poco arriverà la seconda quota, e così via fino a completamento delle iniziative a cui i fondi sono destinati. Nel dettaglio, sta per essere completata la costruzione di una struttura polifunzionale per le attività socio-pastorali della parrocchia “Santa Maria Madre della Chiesa” del Villaggio Santa Margherita e si sta procedendo all´affidamento dei lavori per la ristrutturazione della chiesa “San Marco Evangelista” di Mili S. Marco. E’ già stato presentato il progetto di realizzazione di un centro socio-pastorale per il territorio del Comune di Scaletta Zanclea e si è in attesa di ricevere le autorizzazioni.

Ha invece subito rallentamenti a causa del commissariamento del Comune di Messina ed è ancora in corso la procedura per sbloccare l’area che dovrebbe essere ceduta alla parrocchia e destinata alla realizzazione di un campetto sportivo a Giampilieri Superiore, opera peraltro concordata oltre che con il parroco anche con il Comune stesso.

In terzo luogo, risulta già speso il 33% dei fondi statali messi a disposizione dalla Ragioneria Centrale attingendo dal fondo istituito al Ministero dell’economia e delle finanze e destinato a interventi diretti a promuovere il risanamento e il recupero dell’ambiente e lo sviluppo economico del territorio. Sono stati usati, infatti, 491.370,6 euro per interventi quali l’integrazione fondo microcredito diocesano per le imprese e sostegno alle attività commerciali e produttive del territorio. Restano da spendere a valere sul fondo statale 958.629,40 euro, per i quali sono in via di valutazione nuove idee progettuali, dedicate con particolare attenzione al territorio di Scaletta. Per completezza di informazione, si segnala sia che la Curia ha anticipato somme per provvedere agli interventi più urgenti per le Chiese del territorio alluvionato sia che la Caritas, nell’Avvento di Fraternità del 2009, ha organizzato una raccolta fondi a sostegno dei ragazzi più meritevoli, dalla prima elementare al V superiore, sempre del territorio interessato, e ha distribuito 13 borse di studio per un totale di 11.500 euro

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