Lo spreco di Villa Faro, ieri centro vacanze, oggi abbandonata all’incuria

Un complesso edilizio formato da più corpi disposti a padiglioni isolati, una mensa, un’infermeria, un campo da tennis e una piscina. E’ Villa Faro, ex colonia estiva del “Centro Vacanze di Mortelle”, in stato di totale abbandono da almeno 15 anni.

In passato, il complesso, che si trova appunto a Mortelle di fronte al lago piccolo di Ganzirri, ospitava camerate di ragazzi dai 6 ai 15 anni, assistenti, educatori ed un centro vacanze per anziani. Di tutto questo oggi non c’è nulla, la struttura è desolatamente vuota. La proprietà era dell’Ipost, Istituto Previdenziale delle Poste, confluito il 31 maggio 2010 nell’Inps. L’Inps, a sua volta, si è da poco affidata ad un gestore per il suo patrimonio immobiliare, la Idea Fimit, una delle principali società di gestione del risparmio, che gestisce 31 fondi per un patrimonio totale che supera i 10 miliardi di euro. La vicenda di Villa Faro, dunque, è accomunata a quella di altre 13mila unità immobiliari di cui è proprietaria Inps in tutta Italia e non sembra di facile risoluzione. L’obiettivo dell’Inps è quello di mettere a reddito questi immobili, riqualificandoli, affittandoli o vendendoli, ma la strada non sarà breve e bisognerà valutare se Villa Faro rientrerà tra questi o se verrà lasciato ancora all’incuria.

Negli anni scorsi, fino all’esistenza dell’Ipost, il presidente del Cral Poste di Messina, Giuseppe Gullì, si era più volte attivato per la riqualificazione della struttura, senza ricevere adeguato supporto dalle istituzioni: “Nel 2008 abbiamo promosso una petizione, che ha raccolto oltre 2mila adesioni, allo scopo di riscattare il Centro Vacanze di Mortelle, chiedendo anche l’aiuto degli organi istituzionali, ma non c’è stato seguito. Molti tra quelli che ora sono lavoratori postali, nella colonia ci hanno lavorato, hanno trascorso momenti felici della loro vita grazie ad una organizzazione che non solo offriva ampi servizi ma prevedeva corsi di lingua straniera, attività sportive, culturali, itinerari turistici”.

Gullì chiude ribadendo l’appello che non ha mai avuto risposta: “Prego le istituzioni, gli organi di informazione, tutti i cittadini messinesi, postali e non, di aiutarci affinché gli enti locali e l’Inps possano trovare un punto d’intesa ed avviare entro breve tempo un progetto che preveda la bonifica della zona e la riattivazione del centro”. (Marco Ipsale). Gallery di Dino Sturiale.