"No al ponte", 200 firme perché "lo Stretto di Messina diventi patrimonio Unesco"

“No al ponte”, 200 firme perché “lo Stretto di Messina diventi patrimonio Unesco”

Redazione

“No al ponte”, 200 firme perché “lo Stretto di Messina diventi patrimonio Unesco”

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sabato 28 Ottobre 2023 - 18:23

L'appello di Legambiente Sicilia e l'adesione, prima firmataria Nadia Terranova, di artisti e intellettuali

MESSINA – Legambiente Sicilia si mobilita contro la costruzione del ponte sullo Stretto. E scrive nel segno del no al ponte: “Raccogliendo l’appello dei promotori, Nadia Terranova, Gianfranco Zanna e Fabio Granata, circa 200 fra intellettuali, attori, registi, giornalisti hanno firmato l’appello per salvare la bellezza dello Stretto da assurdi e fantasiosi progetti, finalizzati solo all’ulteriore sperpero di risorse pubbliche che
vanno invece utilizzate per una valorizzazione reale del territorio anziché per la sua devastazione,
rilanciando davvero l’area tra la Sicilia e la Calabria”.


Continua Legambiente: “Nell’appello viene chiesto che lo Stretto di Messina diventi patrimonio Unesco per la sua bellezza e unicità paesaggistica, geologica e geomorfologica; per il suo indubbio valore storico e mitologico in quanto crocevia di civiltà portatrici di storie e di leggende, da Omero alla letteratura contemporanea protagonista di poemi e racconti, nonché soggetto amato da pittori, fotografi e artisti di ogni epoca; perché luogo di cultura e di fatica umana, di lavori e mestieri tradizionali e di ricerca che hanno a che fare con la sua particolarissima fauna. L’iscrizione nella World Heritage List dell’Unesco eviterebbe sia che un ponte sullo Stretto mortifichi queste potenzialità sia che si continui a trovare un
propagandistico alibi per non affrontare i problemi e i limiti drammatici che tra la Sicilia e la Calabria
restano immutati e irrisolti da sempre”.

L’appello è stato illustrato nel corso di una iniziativa che si è tenuta, venerdì 27 ottobre, allo Spazio Mediterraneo dei Cantieri culturali alla Zisa. Erano presenti le scrittrici Nadia Terranova (prima firmataria)
e Stefania Auci.

Ecco il documento: “La convenzione Unesco del 1972 stabilisce che beni culturali e naturali, siti in varie parti del mondo e d’importanza universale, debbano essere conservati quali Patrimonio di tutta l’Umanità.

Lo Stretto di Messina deve essere tra questi, e noi lo chiediamo a gran voce per diverse ragioni. Per la sua bellezza e unicità paesaggistica, geologica e geomorfologica; per il suo indubbio valore storico e mitologico in quanto crocevia di civiltà portatrici di storie e di leggende, da Omero alla letteratura contemporanea protagonista di poemi e racconti, nonché soggetto amato da pittori, fotografi e artisti di ogni epoca; perché luogo di cultura e di fatica umana, di lavori e mestieri tradizionali e di ricerca che hanno a che fare con la sua particolarissima fauna. Per tutte queste ragioni, deve essere iscritto nella World Heritage List dell’Unesco.

“Per una valorizzazione di Sicilia e Calabria no al ponte, sì alle priorità per i territori”

Così potremo metterlo in salvo finalmente da assurdi e fantasiosi progetti, finalizzati solo all’ulteriore sperpero di risorse pubbliche che vanno invece utilizzate per una valorizzazione reale del territorio anziché per la sua devastazione, rilanciando davvero l’area tra la Sicilia e la Calabria.

Chi persevera sulla fantomatica idea di realizzare un ponte sullo Stretto mortifica queste potenzialità e continua a trovare un propagandistico alibi per non affrontare i problemi e i limiti drammatici che tra la Sicilia e la Calabria restano immutati e irrisolti da sempre.

Rammendare il territorio e il degrado urbano, agire sul dissesto idrogeologico, contrastare e prevenire gli incendi che distruggono ogni estate enormi quote di biodiversità e paesaggio, collegare con strade e ferrovie degne di questo nome le città della Calabria e della Sicilia: queste sono le vere priorità”.

Nadia Terranova, Gianfranco Zanna, Fabio Granata, Stefania Auci, Roberto Andò, Ferdinando Scianna, Sandro Veronesi, Lorenzo Colapesce, Nadia Fusini, Monica Centanni, Mario Venuti, Dario Mangiaracina, Benedetta Tobagi, Claudia Lagona (Levante), Ninni Bruschetta, Francesco Scianna, Tomaso Montanari, Viola Ardone, Chiara Valerio, Michele Ainis, Elio Conti Nibali, Enrico Grosso, Valeria Della Valle, Emma Dante, Maria Attanasio, Maria Grazia Calandrone, Annalisa Camilli, Roberto Alajmo, Rosella Postorino, Michela Marzano, Romana Petri, Sergio Foà, Francesca Maccani, Catena Fiorello, Marco De Vincenzo, Mattia Corrente, Veronica Galletta, Lorena Spampinato, Patrizia Laquidara, Mario Falcone, Melissa Panarello, Costanza Di Quattro, Salvatore Borsellino, Patrizia Maiorca, Vicky Di Quattro Jacono, Ilaria Gaspari, Viola Lo Moro, Anna G. Dato, Anna Voltaggio, Marino Sinibaldi, Elvira Seminara, Ottavio Navarra, Giosué Calaciura, Beatrice Monroy, Lelio Bonaccorso, Christian Bisceglia, Giusy Sciacca, Franco Blandi, Mari Albanese, Sergio Sichenze, Marinella Fiume, Michelangelo Ingrassia, Davide Enia, Loredana Lipperini, Marietta Salvo, Francesco Calogero, Margò Margherita Cacioppo, Roberto Zampardi, Lorenzo Palumbo, Michelangelo Ingrassia, Guido Meli, Michele Benfari, Massimo Venturi Ferriolo, Francesco Rovella, Sebastiano Butera, Giorgio Vasta, Evelina Santangelo, Collettivo Lou Palanca, Gioacchino Criaco, Ettore Castagna, Anna Parretta, Carmine Abate, Olimpio Talarico, Domenico Dara, Fabio Cuzzola, Francesco Pileggi, Annarosa Macrì, Daniele Tranchida, Silvia Mazza, Giuseppe Barbera, Gioacchino Barbera, Lia Pasqualino Andò, Maurizio Marchetti, Giuseppe Tumino, Nino Principato, Francesco Tornatore, Antonio Sunseri, Silvia Giambrone, Giusi Marchetta, Giovanni Lo Giudice, Erica Donzella, Fabio Stassi, Daniele Vicari, Giulia Blasi, Michele Vaccari, Marina Pierri, Andrea Cedrola, Giovanni Guarino, Mattia Insolia, Nino De Vita, Giovanna Di Maio, Giovanna Zoboli, Francesco Trento, Serena Mabilia, Mara Cerri, Bianca Stancanelli, Ignazio Buttitta, Rosa Maria Di Natale, Nadia Tarantini, Peppe Stamegna, Nikolai Prestia, Didi Gnocchi, Serena Todesco, Jania Sarno, Francesco Randazzo, Marina La Rosa, Daniele Petruccioli, Flora Farina, Rosa Riggio, Enrico Palladino, Federico Cerminara, Simona Baldelli, Peppe Nanni, Federica De Paolis, Luigi Nifosì, Doris Bellomusto, Daniel Cundari, Carmine Maringola, Giuliano Scarpinato, Stefania Blandeburgo, Giuseppe Cutino, Lina Prosa, Alberto Nicolino, Gianni Silvestrini, Dario Sulis, Riccardo Gerbino, Fausto Carmelo Nigrelli, Carlo Lauricella, Vins Gallico, Flavia Salvati, Anna Mallamo, Chiara Lagani, Sergio Todesco, Pier Paolo Zampieri, Luisa De Cola, Cettina Donato, Giovanni Renzo, Paolo B. Cipolla, Barbara Biscotti, Monica Ferrando, Serena Giordano, Concetta Cataldo, Alberto Giovanni Biuso, Olimpia Imperio, Orazio Torrisi, Marco Mastriani, Aurora Notarianni, Alessio Bondì, Diego Spitaleri, Lorenzo Braccesi, Guido Signorino

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10 commenti

  1. Se davvero reste allo Stretto allora si dovrebbero eliminare tutte le case che continuano a deturpare.ogno giorno i laghi di ganzirri con rifiuti e sversamento di fogne. Oppure quello non fa parte dello stretto?!?

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  2. Livia Trischitta 28 Ottobre 2023 23:33

    Sono pienamente d’accordo con voi

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  3. Una sola domanda…si può sapere perché solo nel nostro paese non si riesce a comprendere l’utilità di un ponte per unire un’isola, turistica, con oltre 5 milioni di abitanti per una continuità territoriale nella propria Nazione e si devono utilizzare delle zattere, moderne, ma sempre di zattere si parla, per attraversare 3 km? Ed essere schiavi di un armatore privato per poterlo fare e al prezzo che decide lui? In tutto il Mondo non ci sono mai stati tanti miopi e scettici nel costruire quello che nell’antichità era la normalità (vedi le opere degli antichi Romani) Magari nel nostro caso dello stretto, mancavano le innovazioni tecnologiche dei nostri giorni, che hanno permesso di costruire ponti mai immaginati prima, in zone più impervie e bellissime dal punto di vista paesaggistico del nostro. P.S. Io amo lo stretto e la sua bellezza, ma amo la libertà di movimento e viaggiare.

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  4. Senza nulla togliere alla libertà di parola e di espressione, tantomeno senza imbarcarsi nel solito dilemma del sì o del no, sarebbe utile sapere quanti di questi firmatari sono realmente artisti e intellettuali ma soprattutto perché prendono tanto a cuore la questione. Sarebbe anche utile sapere se i firmatari sono messinesi e soprattutto se conoscono le dinamiche che interessano la città che a parole hanno tanto a cuore. Scorrendo il nome dei firmatari colpisce la presenza di qualche politico non messinese che nei tempi d’oro apparteneva allo schieramento che da sempre vuole il ponte.

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  5. Marcella Millimaggi 29 Ottobre 2023 08:08

    Il ponte di Brooklyn con i suoi quasi 2Km di lunghezza ha messo d’accordo due rive di New York ed è diventato l’immagine della grande città insieme al grande parco verde della grande mela. Lasciamo che, almeno nei nostri sogni, il ponte unisca la Sìcilia ad un’Italia che forse non la merita e che l’immagine del ponte (quale? visto che i progetti sono tanti tra esecutivi e non e ancor di più, more solito, saranno le varianti in corso d’opera se mai inizieranno) e che il ponte diventi l’immagine del rilancio della birra Messina, la più bevuta, la più amata dai siciliani e non per buttarne lattine e bottiglie in mare! E frattanto mastichiamo amaramente le “gomme” delle auto e i biglietti di imbarco duri da digerire sia da una sponda che dall’altra!

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  6. Tutti quelli che firmano per la “Non realizzazione del ponte” sono le classiche persone che non hanno mai lasciato la città, che non lavorano dall’ altra parte, che non hanno mai fatto 4-5 ore di fila ad agosto, in auto con bambini piccoli e con 50 gradi di temperatura esterna, incolonnati come tanti pecoroni (mi perdonino le pecore e i pastori) per prendere un traghetto per 3 miseri km.
    Ora non vi resta che firmare e fare cortei di protesta… Andate piuttosto a lamentarvi contro l’ abusivismo incontrollato che deturpa lo stretto, andate a protestare contro la gente che butta ancora l’ immondizia per strada o sulle spiagge e non ro….e le sca…e!!!
    Che pensate che se non si fa il ponte, vi danno 15-20 Miliardi di Euro per lo sviluppo territoriale di Sicilia e Calabria? Ma fatemi il piacere… i soldi in quel caso finiranno altrove ma non di certo al sud italia…Concludo dicendo VIVA il Ponte che porterà di sicuro innovazione, turismo e tanto di positivo FINALMENTE.

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  7. Claudio Bozzano 29 Ottobre 2023 10:35

    Curioso di conoscere tutte le mega ville abusive che ci sono in questo bellissimo patrimonio dell’unesco…..ma smettetela. Duecento intellettuali su 250000 abitanti.

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  8. Sì i firmatari della petizione sono i proprietari delle casa a Torre Faro, il tibetano e l’esponente del Wwf che teme che i volatili sbattano sul ponte, (non vedendo o facendo finta di non vedere quelli che sbattono sulle pale eoliche) ecco gli intellettuali.

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  9. Il ponte rappresenta molto per Messina: significa materializzare una promessa per il territorio che dura dal tempo dei Savoia, significa un cambio di passo per una nuova mentalità, cambiare per mandare in frantumi i soliti volti noti, l’insediamento nel territorio di nuove energie. E soprattutto solcare uno spartiacque che divide chi è per la città e chi non lo è.

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  10. Se dal 1972 nessuno ha pensato di inserire lo Stretto di Messina tra i luoghi “patrimonio dell’umanità” qualche motivo ci sarà? In questi 50 anni non si sono accorti di tale meraviglia? Le motivazioni che vengono addotte per giustificarne l’inserimento mi sembrano inconsistenti. E, viceversa, siamo convinti che la presenza di un ponte dalla architettura valida (ingegneristicamente parlando lo sarebbe senza dubbio) non potrebbe costituire un valore aggiunto? Poco tempo fa ho visitato il ponte di Millau, in Francia, e ne ho ricavato una impressione visiva molto positiva.

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