"No al Ponte sullo Stretto": la petizione su change.org per un'alternativa ecologica

“No al Ponte sullo Stretto”: la petizione su change.org per un’alternativa ecologica

Redazione

“No al Ponte sullo Stretto”: la petizione su change.org per un’alternativa ecologica

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mercoledì 14 Aprile 2021 - 16:32

Già oltre 400 firme finora raccolte nella petizione on line che sarà inviata al ministro Giovannini

In pochi giorni, ha raccolto oltre 400 firme la petizione lanciata su Change.org da Fabio Roggiolani e diretta al ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini per chiedere che venga abbandonato il progetto dell’ormai celebre ponte sullo Stretto. Al suo posto, il promotore e le associazioni che sposano la campagna propongono di privilegiare le vie del mare, alternativa ecologica e meno impattante.

Opera faraonica

Il ponte sullo stretto di Messina è da sempre un’opera faraonica, con grandi rischi ambientali, nonché di sicurezza per la sua futura stabilità”, si legge nel testo della petizione.Una zona molto instabile dal punto di vista tettonico, a rischio terremoti e tsunami (Messina 1908), è il luogo meno adatto ad un esperimento impiantistico di queste dimensioni.” Questa la premessa che apre il testo, che prosegue con la constatazione che “non possiamo non riconoscere l’urgenza di connettere tutta la penisola e le nostre isole con migliori, frequenti e diversificati collegamenti marittimi, utilizzando appieno la nostra flotta, che, per traghetti e navi passeggeri, è tra le prime tre al mondo. Occorre quindi investire parte di quelle risorse risparmiate nelle vie o autostrade del mare, creando e sostenendo le rotte, come avviene per il trasporto terrestre, finanziando la riconversione dei motori delle navi per ridurne l’inquinamento, sia in mare che nei porti, anch’essi da trasformare in “green port” grazie a rinnovabili, ecodragaggi e bonifiche.

Il testo si conclude con l’appello a “costruire non il ponte sullo stretto, ma cento ponti navali che riconnettano terra e mare come è nella storia e nella geografia del nostro paese e del nostro popolo.

LINK PETIZIONE https://www.change.org/p/min-delle-infrastrutture-e-della-mobilit%C3%A0-sostenibili-enrico-giovannini-no-al-ponte-sullo-stretto-si-alle-vie-del-mare

11 commenti

  1. Si potrebbe fare il ponte di liane, come progettista assumiamo il tibetano e così abbiamo risolto il problema. Più ecologico di così.

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  2. Senza nulla togliere alle idee altrui, ma di quale flotta parla l’autore della lettera inviata al ministro? Al di là di incrementare il patrimonio di chi da anni ha il monopolio del traghettamento sullo stretto come si può parlare di scelte ecologiche intasando la città con Tir e mezzi vari diretti agli imbarchi? Il caos della viabilità, i pericoli ad essa annessi come testimoniano alcuni incidenti e sopratutto l’inquinamento acustico e ambientale che coinvolge la città come può definirsi scelta ecologica?

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    1. Ormai gli ambientalisti sono alla frutta per quanto riguarda il ponte, sono pronti a dire di tutto e poi il contrario di tutto non avendo argomenti validi per il no al ponte.

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  3. Pecoraro Scanio : il ritorno,un film già visto.Probabilmente c’è gente che non vive a Messina e non sa cosa vuol dire tir in città e nei periodi estivi code interminabili, per l’inquinamento acustico e ambientale c’è poco da commentare.Cento ponti navali che riconnettano terra e mare, quali ,quelli dei privati o della ferrovia che hanno quasi cancellato i treni a lunga percorrenza? In Giappone che è una terra molto ballerina, avete idea di quanti ponti ci sono? Se volete essere così ecologici , andate a pulire dove quei buddaci Messinesi continuano a sporcare.

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  4. Facile retorica quella dei no pontisti. Pronti a strapparsi le vesti contro una infrastruttura utile soprattutto a messina per liberarla dal traffico e dall’inquinamento sia delle auto in citta’ che da quello dei traghetti in mare ma che invece restano muti innanzi l’obbrobbio degli abusi edilizi dei palazzinari che hanno violentato e sventrato per sempre il nostro territorio. Andate a vedere cosa fanno in Giappone, andate a respirare l’aria sul viale boccetta o viale della libertà a pieni polmoni, andate a vedere i ponti costruiti in giro per il mondo per capire come vengono realizzati quelli piu’ arditi, non immaginate come lo fareste voi perché non lo sapete! e difatti siete capaci di immaginare solo catastrofi.

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    1. Infatti si sta ampliando lo scalo a Tremestieri e il ponte più ardito in Giappone è lungo 1600 metri, la metà di quello nostrano.

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  5. Fernando Rizzo 15 Aprile 2021 07:15

    Cos’è uno spot a favore di Caronte e Tourist per lasciare la Sicilia senza treni ad alta velocità non inquinanti e incrementate i tempi di trasporto con le inquinantissime e lentissine navi? Sconcertante che esistano ancora individui che accettino rassegnati la povertà e la miseria di Messina e della Sicilia per sempre.

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    1. Patetico legare povertà e miseria (soprattutto culturale) di Messina e della Sicilia ad un’opera utopica, quando è lampante che questa dipenda dalla corruzione e dalla violenza atavica (fisica e non) che fa si che qui viga un sistema feudale e condizioni di mercato medievali

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      1. Fernando Rizzo 15 Aprile 2021 21:08

        Utopico un progetto definitivo approvato e validato dalle più importanti società di progettazione del mondo e dal MIT? Se siamo al medioevo e senza treni è proprio per la mancanza del ponte e per gli antiquati traghetti iper inquinanti che solcano lo Stretto come ai primi del 900. Le infrastrutture creano sviluppo e competitività ovunque nel mondo. Chi nega questo nega la realtà.

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  6. chi parla di ecologia, premiando l’attraversamento sullo Stretto a mezzo di navi, li invito a verificare quanto inquina una sola nave –

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  7. Siete solo Incivili

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