Il Silpol: Vigili urbani in “frontiera”, servono misure cautelative urgenti

Nota del segretario provinciale del SILPOL (il sindacato della polizia muncipale) Giuseppe Gemellaro relativamente alla problematica della sicurezza sui luoghi di lavoro, problematica che necessita l’adozione di atti concreti ed idonei a ristabilire condizioni di normalità operativa. “Non si tratta solo di adempiere alle norme previste dalla legge, già ampiamente disattese, che contempla innumerevoli cautele che devono accompagnare l'espletamento dell'attività lavorativa ma si deve fare in modo di eliminare quanto più possibile i rischi ad essa connessi. In questi anni non sono mancate le aggressioni a carico degli operatori della P.M. di Messina ed anche se, per fortuna, non si sono riscontrate condizioni di particolare gravità, non significa che l'argomento può essere trattato con atteggiamento di ordinarietà. Bisognerebbe invece trarre esperienza dagli innumerevoli fatti che si registrano quotidianamente e diffusamente su tutto il territorio nazionale e attuare tutte le misure cautelative che diano serenità ai lavoratori. Il caso del “collega Licari”, aggredito e ridotto in fin di vita nella vicina Catania, perché “da solo” operava per far rispettare le regole, deve servire a rammentare ciò che si rischia se non si pianifica adeguatamente l'organizzazione dei servizi. Occorre stabilire le giuste sinergie logistico/territoriali per dare valido supporto a chi si trova ad operare in un territorio divenuto per svariate ragioni “frontiera”. In ragione della presenza dei nuovi operatori di P.M., dislocati anche su zone più periferiche della città e cogliendo i segnali preoccupanti registrati negli ultimi giorni appare improcrastinabile riprendere immediatamente il confronto sull'organizzazione dei servizi della P.M. e nella fattispecie sulla sicurezza nelle modalità d'impiego perché riteniamo sia materia di estrema delicatezza rispetto alla quale non si può assolutamente accettare alcuna tergiversazione”.