La quiete dopo la tempesta: ecco il progetto Edipower

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Serena Sframeli

La quiete dopo la tempesta: ecco il progetto Edipower

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mercoledì 18 Marzo 2015 - 14:57

Nonostante l’assenza della delegazione di San Filippo del Mela, la società Edipower ha presentato il progetto per il futuro del sito industriale. Tra le priorità, Edipower assicura il mantenimento dei livelli occupazionali e la sostenibilità ambientale ed economica del progetto

E mentre sui social è scontro sull’abbandono dell’aula durante l’incontro di questa mattina a Palermo, ci pensa direttamente la società Edipower a sciogliere ogni dubbio sul futuro del sito industriale.

L’Edipower conferma così il rilancio del sito; durante l’incontro ha quindi illustrato i fondamenti del progetto industriale per la riconversione della centrale. Tra le priorità, Edipower assicura il mantenimento dei livelli occupazionali e la sostenibilità ambientale ed economica del progetto; rispetto allo scenario attuale, con il nuovo assetto produttivo a CSS la centrale garantirà consistenti riduzioni delle emissioni in atmosfera: – 85% di Ossidi di Zolfo (SO2), – 23% di Ossidi di Azoto (NOx), – 73% di Anidride Carbonica (CO2).

Il progetto– si legge nella nota Edipower- nasce dall’esigenza di mettere in atto azioni concrete, in grado di garantire la continuazione delle attività dell’impianto, a fronte del mutato scenario del mercato elettrico nazionale e locale che ha, di fatto, posto la centrale di San Filippo nella condizione di non poter più essere produttiva, nel momento in cui sarà ultimato l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi”.

Per questo motivo– continua la nota- il Gruppo A2A ha elaborato un piano industriale per convertire il sito termoelettrico in un polo tecnologico delle energie rinnovabili, passando da un’alimentazione a olio ad una principale a Combustibile Solido Secondario, con una fondamentale interconnessione tra filiera energetica e filiera ambientale. Il Gruppo sta anche valutando di integrare il progetto per la centrale di San Filippo del Mela con tecnologie di ultima generazione per la produzione di energia elettrica e di recupero di materia (in particolare solare termodinamico, biomasse a filiera corta, Ecocentro per il trattamento e recupero di vetro, plastiche ed altri materiali)”.

Secondo uno studio commissionato all’Università di Messina, grazie al nuovo assetto produttivo e all’impiego del nuovo combustibile rinnovabile sarà possibile abbattere dell’85% gli ossidi di zolfo (SO2), del 23% gli ossidi di azoto (NOX) e del 73% l’anidride carbonica (CO2), rispetto alle attuali condizioni di produzione. Sono previsti poi importanti interventi sui sistemi di trattamento dei fumi, che garantiranno ulteriori riduzioni delle emissioni in atmosfera.

Per determinare con esattezza gli interventi da implementare, Edipower ha affidato ad un primario partner tecnologico un’attività di sperimentazione sulla combustione del CSS in bruciatori a bassa emissione di NOx. Tale attività, commissionata ad aprile 2014, si è conclusa nel mese di dicembre 2014 ed ha fornito risultati determinanti per la definizione del progetto di combustione.

“Il Progetto- prosegue la nota- si pone l’obiettivo di consentire alla centrale di continuare a essere competitiva sul mercato anche nel medio lungo periodo, garantendo al contempo il mantenimento dei livelli occupazionali, l’imprescindibile rispetto dell’ambiente e la sostenibilità economica degli importanti investimenti previsti, nel pieno rispetto delle esigenze del territorio. La sinergia messa in campo con A2A Ambiente, società leader in Italia nell’intera filiera ambientale (dalla raccolta al recupero dei materiali, fino allo smaltimento e alla valorizzazione energetica dei rifiuti), consentirà di dotarsi di una nuova impostazione industriale che affiancherà ai notevoli benefici ambientali derivanti dal consistente abbattimento del livello delle emissioni in atmosfera, nuove opportunità per il territorio e l’importante contributo alla gestione del ciclo ambientale siciliano, in linea con quanto previsto dalla normative europee di riferimento e con il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti, che privilegia l’utilizzo di impianti esistenti per la valorizzazione energetica delle frazioni che non sono destinate a raccolta differenziata”.

Nei prossimi giorni, Edipower incontrerà le organizzazioni sindacali per illustrare il piano messo a punto per il rilancio del sito produttivo.

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