L'azienda di via La Farina, rimasta orfana in questi mesi della figura apicale di dg, ha dato il via alla selezione per arruolare il nuovo direttore. L'ultimo era stato il torinese Giovanni Foti che oggi ha siglato il bando nella qualità di presidente del Cda.
L’Atm è pronta per avere un nuovo Direttore Generale. Dopo mesi di “vacatio”, a seguito dell’arrivederci di Giovanni Foti che però nel frattempo è tornato in Atm da presidente del Consiglio di Amministrazione, l’azienda di via La Farina si prepara per avere il suo nuovo direttore generale. Se ne discuteva ormai da tempo, si è attesa la costituzione del Cda che ha chiuso la fase di un commissariamento e adesso che l’Atm è stata rimessa sui binari della gestione ordinaria si punta a ricostituire il vertice della società. L’amministrazione Accorinti ha deciso così di imprimere il segno anche all’Atm in questi scampoli di mandato amministrativo. Dopo il lavoro portato avanti sull’Atm in questi anni, adesso si è deciso di stringere i tempi anche sulla selezione del nuovo dg e a prescindere da cosa accadrà dopo giugno con le elezioni, l’Atm avrà sicuramente un direttore generale scelto da questo Cda e da questa amministrazione.
Il bando è stato pubblicato tre giorni fa e si procederà prima con l’eventuale mobilità interna, poi con quella esterna da altre amministrazioni pubbliche e se queste due procedure non porteranno a nulla si andrà con la selezione pubblica. Il bando pubblico infatti è già stato pubblicato e chi vorrà candidarsi avrà 30 giorni di tempo.
Quali competenze sono richieste? «Il candidato ideale, tenuto conto del ruolo strategico del Trasporto Pubblico Locale a servizio della città, in considerazione dell’ampiezza delle deleghe previste dallo Statuto aziendale e della rilevanza per la Società dei fattori operativi, deve aver maturato una significativa esperienza in posizioni apicali quale Direttore Generale o Dirigente in Aziende o Società di Servizi pubblici di medio grandi dimensioni, esperienza acquisita in tutto o in parte in aziende di Trasporto Pubblico Locale. In particolare, dovrà̀ aver maturato esperienze e competenze a livello manageriale, dimostrare di avere capacità di orientare un’Azienda di trasporto multimodale quale Atm.
Nello specifico si richiede importante esperienza nei processi di pianificazione industriale e budgeting, nella gestione e nello sviluppo di processi operativi complessi, nel conseguimento degli obiettivi affidati, nell’ottimizzazione dei costi di gestione, nel reperimento di finanziamenti per investimenti aziendali, nella gestione, riorganizzazione e valorizzazione del personale;
Requisiti per partecipare: Laurea in ingegneria o equipollente oppure laurea in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio; avere prestato attività per almeno 5 anni, in qualità di Direttore Generale o di Dirigente in Aziende o Società di servizi pubblici di dimensioni pari ad almeno 400 dipendenti, di cui almeno 2 anni nell’ultimo quinquennio 2013-2017 in Aziende di Trasporto Pubblico Locale sempre di dimensioni pari ad almeno 400 dipendenti, non avere riportato condanne penali e non essere stato sottoposto a misure di prevenzione o di sicurezza.
Come prevede lo statuto Atm, il nuovo dg avrà un contratto a tempo determinato della durata di tre anni che potrà essere rinnovato sulla base dei risultati conseguiti. La retribuzione annua lorda è fissata in 100 mila euro articolata in tredici mensilità. Potrà essere eventualmente corrisposto un premio per incentivi di 30 mila euro annuo legato ai risultati aziendali.
Si ricomincia dunque da dove si era interrotto con Foti. In questi mesi le redini sono state tenute dal Direttore amministrativo Daniele De Almagro, adesso comincia la selezione. Probabilmente l’ultima che potrà mettere a segno l’amministrazione Accorinti per l’Atm.
Francesca Stornante