Il giudice del Riesame annulla l'ordinanza che ha portato in carcere il barcellonese, 12 anni dopo il delitto di Capodanno
Messina – Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame che ha detto sì all’istanza dell’avvocato Tino Celi e disposto la scarcerazione per Giovanni Crinò. Il 39enne era stato arrestato dai Ros dei Carabinieri lo scorso 31 marzo con l’accusa di aver partecipato all’omicidio di Giovanni Perdichizzi, freddato in un bar di Barcellona pozzo di Gotto a Capodanno del 2013.
Il Collegio delle Libertà ha annullato l’ordinanza cautelare. L’uomo rimane comunque indagato insieme a Salvatore Bucolo che, difeso dall’avvocato Filippo Barbera, affronterà il vaglio del TdR tra una decina di giorni.
La svolta 12 anni dopo il delitto
I due sono finiti sotto la lente della Direzione distrettuale antimafia dopo il racconto di alcuni recenti pentiti, in particolare Marco “Balduccio” Chiofalo. Le sue rivelazioni sono state incrociate con gli spunti di indagine di altri meno recenti collaboratori di giustizia ed hanno convinto gli investigatori a riaprire il caso, 12 anni dopo il delitto, riesaminando le prove raccolte allora.
Chi era Giovanni Perdichizzi, mafioso in ascesa scomodo

Oggi come allora, i pentiti confermano i sospetti degli inquirenti sul profilo di Perdichizzi all’interno del clan del Longano: un personaggio che si stava facendo largo all’interno della criminalità organizzata in un momento in cui alcuni principali referenti erano in carcere, poi divenuto scomodo, dopo storiche scarcerazioni e per via di alcuni suoi comportamenti.
