La distanza tra gli spot e i fatti: porte aperte all'Amam "a casa capi quantu voli u patruni"

La distanza tra gli spot e i fatti: porte aperte all’Amam “a casa capi quantu voli u patruni”

Rosaria Brancato

La distanza tra gli spot e i fatti: porte aperte all’Amam “a casa capi quantu voli u patruni”

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domenica 10 Maggio 2015 - 05:53

Le rette degli asili nido comunali a pagamento anche per chi ha redditi minimi nonchè ie "porte aperte all'Amam" mi hanno fatto pensare a quanto sia abissale la distanza tra gli spot e i fatti. Un pò il milione di posti di lavoro di Berlusconi. A conti fatti tra Piano di riequilibrio e omicidio premeditato dell'Amam la giunta si è trasformata nella migliore alleata di quellicheceranoprima.

Pochi giorni fa, alla notizia che da settembre gli asili nido comunali saranno a pagamento per tutti, anche per chi ha redditi minimi (e che dovrà sborsare la bellezza di 90 euro al mese) pensavo alla distanza che intercorre tra gli spot e la realtà. La giunta che voleva stare al fianco degli ultimi,per applicare il Piano di riequilibrio (e quindi pagare milioni di euro ai maxi creditori) ha dovuto,così come prevede la normativa aumentare le tariffe per i prossimi 10 anni, e dovendo coprire i costi della gestione dei servizi a copertura individuale, ha di fatto “scaricato” sul basso, sulle famiglie con redditi minimi, i costi. La fascia più bassa dovrà pagare 90 euro al mese (per un totale di mille euro l’anno), la fascia media 180 euro,gli altri 270. Stiamo parlando di asili nido comunali,non di strutture private. Peccato, se l’amministrazione e l’assessore Mantineo a gennaio avessero ricordato di presentare istanza in tempo al progetto,e non un giorno dopo la scadenza, quegli 80 mila euro che abbiamo perso e destinati agli asili nido ci sarebbero stati utili per attutire il colpo alle famiglie. Quei 90 euro al mese richieste alle famiglie “ultime” rappresentano la distanza tra gli annunci elettorali e la realtà. Sia gli annunci fatti in campagna elettorale riguardo ai servizi sociali che al dissesto, sono lontanissimi rispetto alla realtà. Le tariffe schizzano alle stelle per via di una scelta politica: il piano di riequilibrio, scelta che comporta a catena tutta una serie di altre decisioni che cambieranno le sorti della città per 10 anni. Ed appare assai bizzarro che la distanza tra spot e fatti sia diventata abissale in due anni. Quando l’allora candidato-assessore Mantineo nella primavera del 2013 tuonava “i servizi sociali sono all’anno zero” e annunciava misure di “sostegno per le donne sole e le donne lavoratrici, asili nido,luoghi di gioco,lettura ed animazione, anche attraverso convenzioni con organizzazioni di volontari,associazioni di famiglie e cooperative sociali giovanili” non avrebbe immaginato che avrebbe preso provvedimenti totalmente diversi. Quando Accorinti, il 31 maggio tuonava “il default è nei fatti, dichiarato o meno è solo questione di tempo. Questo default non è una calamità naturale, l’hanno provocato le amministrazioni che hanno governato e sperperato senza un briciolo di saggezza”, non avrebbe immaginato che, appena pochi giorni dopo,in seguito all’incontro con Croce che invitava i candidati sindaco a valutare la dichiarazione di dissesto, avrebbe cambiato idea e poi,nei mesi a seguire sarebbe diventato il paladino di un Piano di riequilibrio pluriennale tra il fantasioso e il terrificante.

Ma a proposito di spot mi sono ricordata del papà della strategia degli annunci, quel Silvio Berlusconi che tappezzò l’Italia con il manifesto: “Un milione di posti di lavoro”. Sappiamo tutti come è finita, l’ottimismo dei candidati è legittimo, i fatti sono un’altra cosa. Vi chiederete perché mi sono ricordata del manifesto. Bè, me lo hanno fatto ricordare le porte aperte all’Amam ed il fatto che per la giunta l’azienda acquedotti stia per diventare una sorta di ufficio di collocamento e senza bisogno di quelle cose superflue e fastidiose chiamate concorsi. E non possiamo contestarlo, perché quel che per quellicheceranoprima era clientelismo, per questa giunta diventa odore di santità. Che poi sia fattibile è un’altra cosa. Ma torniamo a Berlusconi. Secondo me ci credeva davvero ed era il suo sogno dare un milione di posti di lavoro. Il “come farlo” non è dettaglio da poco, perché sarebbe bello se il posto pubblico diventasse la manna per tutti. Messina è in default, diceva Accorinti, e aveva ragione, dichiarato o meno è questione di poco e le partecipate fanno acqua da tutte le parti accumulando debiti da paura. L’unica che “non fa acqua”,paradossalmente è l’Azienda acquedotto, che se la cavicchia,anche se i revisori da tempo hanno lanciato l’allarme sui conti. L’amministrazione cosa fa? Nel Piano di riequilibrio annuncia: l’Amam produrrà annualmente profitti per 2 milioni e 700 mila euro (pari a 23 milioni in 9 anni), e già questo potrebbe far pensare che Signorino sia uno sfegatato ottimista o pensi di essere Gastone che tutto quello che tocca diventa fortuna. Poi,noncuranti che il Piano qualcuno che sa “di conti e bilanci” prima o poi lo leggerà con attenzione,pensano bene di riempirla di personale, comportamento questo che quando lo facevano altri era vizio deprecabile, oggi si chiama virtù. I primi per i quali le porte dell’Amam si spalancano sono gli ex Feluca ( non è un caso, la radice di questa scelta risale al periodo del ballottaggio). Il presidente dell’Amam Anastasi, mentre i revisori continuano a lanciare segnali di fumo, plaude entusiasta. La Corte dei conti non la pensa così ed infatti lo scrive in una nota e spiega anche i motivi. Nel frattempo l’amministrazione ci ha preso gusto, e apre un altro po’ le porte, basandosi sempre su un’interpretazione sui generis del concetto di mobilità tra partecipate. Strada facendo decide di far transitare dal 30 giugno anche gli oltre 500 di Messinambiente, e già che c’è annuncia anche lo stesso (sia pure a tempo determinato) per gli ex Agrinova che a naso proprio provenienti da una partecipata non sono. A questo punto si attendono solo gli ex Ato 3 (poco più di 50) e il gioco è fatto. Ovviamente ci sono altri lavoratori che protestano o si apprestano a farlo, da quelli del progetto Mistral ai letturisti, dagli Agrinova esclusi a quanti, ad esempio fanno parte del progetto Caldaia sicura, passando per ex Cea,Maggioli e precari di vari settori. Se il criterio è questo non si capisce perché lasciare fuori i vincitori del concorso per i vigili urbani (peraltro sarebbero gli unici ad avere sostenuto un concorso) i lavoratori delle cooperative, etc etc. Al di là del fatto che il presidente Anastasi non batterà ciglio neanche stavolta le perplessità riguardano la fattibilità di questa strategia. A questo punto viene da chiedersi se un’Amam diventata la mamma di tutti i lavoratori potrà mai produrre un profitto di 2 milioni e 700 mila euro l’anno….e non invece stramazzare al suolo in meno di sette mesi. D’accordo che,come diciamo in Sicilia: “a casa capi quantu voli u patruni” ma ci vuole davvero fantasia a trasformare un bilocale in Ostello della gioventù. Come si può sostenere un Piano di riequilibrio su queste basi?

L’amministrazione può sostenerlo eccome. Per una serie di motivi. I consiglieri non si azzarderanno a protestare per evitare di trovarsi dietro la porta i lavoratori (alcuni dei consiglieri invece alzeranno la posta per inserire quelli a loro più vicini). Sappiamo tutti che prima o poi lo stop arriverà, se non dalla realtà dei fatti economici, dalla Corte dei Conti o dal Ministero. Nessuno ha detto a Berlusconi che un milione di posti di lavoro erano un sogno entusiasta. Poi la realtà ha dimostrato la distanza con lo spot. Ma nel frattempo lui ha governato per 20 anni. L’Amam come soluzione di tutti i problemi occupazionali, per quanto difficilmente sostenibile, diventa uno spottone. Supponiamo che il progetto Porte aperte all’Amam (come la pubblicità porte aperte alla Renault) passi sotto sia in Aula che sotto il profilo giuridico e venga deciso “l’omicidio premeditato” dell’unica azienda ancora in vita. Supponiamo che,come Signorino si augura (contando anche sui buoni auspici e le buone parole messe dall’ex ministro Gianpiero D’Alia e dal deputato Enzo Garofalo) il Piano di riequilibrio ottenga il sì del Ministero e quindi Messina acceda al Fondo di rotazione. Se ci sono falle non verranno a galla prima di un anno, e sarà la Corte dei conti a farle emergere. Le conseguenze saranno devastanti perché si andranno ad aggiungere ai 3 anni che sono stati impiegati per dilazionare il dissesto. Ma c’è un ma. La giunta che voleva Cambiare Messina, ha deciso invece di cambiare strategia rispetto al 2013, e si è trasformata nella migliore alleata di quellcheceranoprima. Se il Piano di riequilibrio viene approvato di fatto fa due regali: paga i maxicreditori (che otterranno il 70% della fetta complessiva) e evita a quellicheceranoprima il procedimento per responsabilità amministrativa. Se il Piano di riequilibrio ha il via libera del Ministero ma viene stoppato dalla Corte dei conti, l’unico regalo che la giunta avrà fatto sarà a quellicheceranoprima (che come si dice in gergo la “scamperanno quasi tutti”) perché nel frattempo saranno trascorsi i 5 anni dall’avvio del procedimento di responsabilità. Salva gran parte di loro ma fa harakiri perché alla Corte dei conti ed alla magistratura dovrà spiegare il perché ha dilazionato o dissimulato lo stato di default. Diciamolo, Accorinti e Signorino sono talmente buoni che a Babbo Natale neanche lo vedono e dopo aver detto nel 2013 che quellidiprima “hanno sperperato e amministrato senza un briciolo di saggezza”, apparecchiano per loro la tavola della maxisanatoria.

Rosaria Brancato

30 commenti

  1. L’Amministrazione Accorinti,in ossequio a quanto previsto dalla legge di Stabilità Nazionale,sta provvedendo alla razionalizzazione delle Società Partecipate.Nel Piano di riequilibrio,già votato ed approvato dal Consiglio Comunale,ciò era già previsto(quindi i Consiglieri Comunali ne erano a conoscenza).La predetta razionalizzazione produrrà notevoli risparmi:un unico C.d.A. ed un unico Collegio Sindacale,una sola Società di Revisione,una sede Sociale che comporterà un taglio agli affitti che attualmente si pagano,drastica riduzione dei consulenti esterni e dei fornitori,Centrale unica degli acquisti mediante procedure pubbliche,internalizzazione di servizi privati attualmente a pagamento.

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  2. L’Amministrazione Accorinti,in ossequio a quanto previsto dalla legge di Stabilità Nazionale,sta provvedendo alla razionalizzazione delle Società Partecipate.Nel Piano di riequilibrio,già votato ed approvato dal Consiglio Comunale,ciò era già previsto(quindi i Consiglieri Comunali ne erano a conoscenza).La predetta razionalizzazione produrrà notevoli risparmi:un unico C.d.A. ed un unico Collegio Sindacale,una sola Società di Revisione,una sede Sociale che comporterà un taglio agli affitti che attualmente si pagano,drastica riduzione dei consulenti esterni e dei fornitori,Centrale unica degli acquisti mediante procedure pubbliche,internalizzazione di servizi privati attualmente a pagamento.

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  3. Politica clientelare, cosa ci dovevamo aspettare da una giunta di fatto appoggiata dagli stessi colori di quelli che c’erano prima, che di fatto rappresentano la loro maggioranza in consiglio comunale.

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  4. Politica clientelare, cosa ci dovevamo aspettare da una giunta di fatto appoggiata dagli stessi colori di quelli che c’erano prima, che di fatto rappresentano la loro maggioranza in consiglio comunale.

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  5. La mobilità del personale tra Società Partecipate non comporta nessuna nuova assunzione ed è a ” costo zero “. La tassa sui rifiuti coprirà il costo del Servizio di Igiene ambientale, il pagamento delle bollette Amam coprirà il costo del Servizio Idrico. L’Amam,dunque,non avrà nessun aggravio di costi.L’Amministrazione sta portando avanti un’operazione che comporterà dei grandi benefici sulle Casse Comunali ed una notevole trasparenza nella gestione delle Società Partecipate.

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  6. La mobilità del personale tra Società Partecipate non comporta nessuna nuova assunzione ed è a ” costo zero “. La tassa sui rifiuti coprirà il costo del Servizio di Igiene ambientale, il pagamento delle bollette Amam coprirà il costo del Servizio Idrico. L’Amam,dunque,non avrà nessun aggravio di costi.L’Amministrazione sta portando avanti un’operazione che comporterà dei grandi benefici sulle Casse Comunali ed una notevole trasparenza nella gestione delle Società Partecipate.

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  7. A proposito, date le condizioni pietose della città da Nord a Sud, cimiteri, aiuole, piazze e marciapiedi e via discorrendo, se proprio dovete assorbire tutte queste persone e trasformare l’AMAM in una multiservizi, c’è da aspettarsi che la città diventi uno specchio.

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  8. A proposito, date le condizioni pietose della città da Nord a Sud, cimiteri, aiuole, piazze e marciapiedi e via discorrendo, se proprio dovete assorbire tutte queste persone e trasformare l’AMAM in una multiservizi, c’è da aspettarsi che la città diventi uno specchio.

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  9. ASSUNZIONI IN QUESTO PERIODO? MA NO! MA SI TRATTA COME IN QUALSIASI GOVERNO O GIUNTA COMUNALE DI QUALSIASI COLORE POLITICO SI TRATTA DI NEPOTISMO? A PARTE GLI SCHERZI E SITUAZIONE TRAGICA IN ITALIA. MA PRIMA DI PARLARE PERCHE’ NON GUARDANO LA PIANTA ORGANICA. CERTO SE PARLANO I POLITICI O DISCENDENTI DI POLITICI ALLORA APPLICANO QUANTO LORO HANNO INSEGNATO I LORO MAESTRI A PRENDERE PER IL C… MA ORA LA SITUAZIONE NON E’ COME QUANDO C’ERANO I LORO MAESTRI CHE FACEVANO ASSUMERE IN BANCA ALMENO 15 RACCOMANDATI AL MESE. ORA C’E’ FAME

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  10. ASSUNZIONI IN QUESTO PERIODO? MA NO! MA SI TRATTA COME IN QUALSIASI GOVERNO O GIUNTA COMUNALE DI QUALSIASI COLORE POLITICO SI TRATTA DI NEPOTISMO? A PARTE GLI SCHERZI E SITUAZIONE TRAGICA IN ITALIA. MA PRIMA DI PARLARE PERCHE’ NON GUARDANO LA PIANTA ORGANICA. CERTO SE PARLANO I POLITICI O DISCENDENTI DI POLITICI ALLORA APPLICANO QUANTO LORO HANNO INSEGNATO I LORO MAESTRI A PRENDERE PER IL C… MA ORA LA SITUAZIONE NON E’ COME QUANDO C’ERANO I LORO MAESTRI CHE FACEVANO ASSUMERE IN BANCA ALMENO 15 RACCOMANDATI AL MESE. ORA C’E’ FAME

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  11. SIGNOR MARIEDIT LA STIMO MOLTISSIMO ANCHE SE NON DEL PARTITO DI 5 STELLE, PERO’ CI SIAMO DIMENTICATI DEGLI INVALIDI CHE HANNO € 250 AL MESE PARLO DEGLI DISASTRACI CALPESTATI E INSULTATI ITALIANI E NON HANNO HOTLE A 5 STELLE NON SONO DIFESA E PROTETTI OGNI MINUTO DELLA GIORNATA TANTOMENO A ROMA COME IERI A BRUXELLES. IL REDDITO DI CITTADINANZA AI SOLI ITALIANI? OPPURE C’E’ QUALCHE BUONISTA CON L’IDEA DELLA DISTRUZIONE DELL’ITALIA CHE VUOL METTERE TUTTO IL MONDO CHE ARRIVA CLANDESTINAMENTE? CIO’ CHE GRILLO NON HA DETTO E’ QUESTO. LA SALUTO

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  12. SIGNOR MARIEDIT LA STIMO MOLTISSIMO ANCHE SE NON DEL PARTITO DI 5 STELLE, PERO’ CI SIAMO DIMENTICATI DEGLI INVALIDI CHE HANNO € 250 AL MESE PARLO DEGLI DISASTRACI CALPESTATI E INSULTATI ITALIANI E NON HANNO HOTLE A 5 STELLE NON SONO DIFESA E PROTETTI OGNI MINUTO DELLA GIORNATA TANTOMENO A ROMA COME IERI A BRUXELLES. IL REDDITO DI CITTADINANZA AI SOLI ITALIANI? OPPURE C’E’ QUALCHE BUONISTA CON L’IDEA DELLA DISTRUZIONE DELL’ITALIA CHE VUOL METTERE TUTTO IL MONDO CHE ARRIVA CLANDESTINAMENTE? CIO’ CHE GRILLO NON HA DETTO E’ QUESTO. LA SALUTO

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  13. I soldi ce li metteranno la Zia Maria e tutti gli ex dipendenti comunali raccomandati.
    George

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  14. I soldi ce li metteranno la Zia Maria e tutti gli ex dipendenti comunali raccomandati.
    George

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  15. Ti sei dimenticato di scrivere che, così, si potranno gestire elettoralmente meglio i raccomandati assunti senza concorso.
    George.

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  16. Ti sei dimenticato di scrivere che, così, si potranno gestire elettoralmente meglio i raccomandati assunti senza concorso.
    George.

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  17. Mi spingo dove la nostra Rosaria BRANCATO voleva arrivare, RENATO sindaco come CETTO LAQUALUNQUE: cari messinesi CCHIU’ PILU PE’ TUTTI. Ho partecipato con lo spirito alla marcia di Perugia del MOVIMENTO 5 STELLE per il REDDITO DI CITTADINANZA. La proposta di M5S mira a distribuire €780 a chiunque non arrivi a questo tetto di reddito, immediatamente sopra la soglia di povertà. Le parole di GRILLO sono entusiasmanti, le condivido pienamente anche se nessuno della mia famiglia ne trarrà beneficio. “NON E’ BENEFICENZA E’ UN REDDITO PER LA DIGNITA’ E I DIRITTI DELLE PERSONE.” Poca importa che costi annualmente SEDICI MILIARDI, non sarà complicato trovarli nelle pieghe della spesa corrente statale, gli italiani hanno qualche idea in proposito.

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  18. Mi spingo dove la nostra Rosaria BRANCATO voleva arrivare, RENATO sindaco come CETTO LAQUALUNQUE: cari messinesi CCHIU’ PILU PE’ TUTTI. Ho partecipato con lo spirito alla marcia di Perugia del MOVIMENTO 5 STELLE per il REDDITO DI CITTADINANZA. La proposta di M5S mira a distribuire €780 a chiunque non arrivi a questo tetto di reddito, immediatamente sopra la soglia di povertà. Le parole di GRILLO sono entusiasmanti, le condivido pienamente anche se nessuno della mia famiglia ne trarrà beneficio. “NON E’ BENEFICENZA E’ UN REDDITO PER LA DIGNITA’ E I DIRITTI DELLE PERSONE.” Poca importa che costi annualmente SEDICI MILIARDI, non sarà complicato trovarli nelle pieghe della spesa corrente statale, gli italiani hanno qualche idea in proposito.

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  19. Se GEORGE tentasse di pensare, comunque non ho perso la speranza, potrebbe dare un contributo a reperire le risorse necessarie per il REDDITO DI CITTADINANZA. Un bel po i soldini potrebbero arrivare modificando l’art.132 del codice degli appalti, quello che norma le fregature agli italiani, chiamasi VARIANTI IN CORSO D’OPERA nelle opere pubbliche.Si limiterebbe anche la pacchia degli arbitrati per i giudici e lo scandaloso sistema dei lodi arbitrali negli appalti pubblici. Nel 2014 le uscite statali furono 825 miliardi, tolto quello che serve per il debito le uscite su cui intervenire,per dirottarle al REDDITO DI CITTADINANZA,sono intorno ai 535 miliardi.I SEDICI miliardi necessari sono poco meno del 3%,facilissimo trovarli tra gli sprechi.

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  20. Se GEORGE tentasse di pensare, comunque non ho perso la speranza, potrebbe dare un contributo a reperire le risorse necessarie per il REDDITO DI CITTADINANZA. Un bel po i soldini potrebbero arrivare modificando l’art.132 del codice degli appalti, quello che norma le fregature agli italiani, chiamasi VARIANTI IN CORSO D’OPERA nelle opere pubbliche.Si limiterebbe anche la pacchia degli arbitrati per i giudici e lo scandaloso sistema dei lodi arbitrali negli appalti pubblici. Nel 2014 le uscite statali furono 825 miliardi, tolto quello che serve per il debito le uscite su cui intervenire,per dirottarle al REDDITO DI CITTADINANZA,sono intorno ai 535 miliardi.I SEDICI miliardi necessari sono poco meno del 3%,facilissimo trovarli tra gli sprechi.

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  21. Guardi che le sue riflessioni, oltre ad essere estremamente superficiali, al momento non si può dire rispondano al vero. Per il semplice motivo che le condizioni di “eventuale passaggio di personale” non sono chiare.
    Quando si parla di costo zero e di risparmi, bisogna stare molto attenti. Io sono stato all’incontro (il primo, il secondo e’ già stato rinviato) sulla multi servizi in cui si chiede il confronto con i cittadini e ho avuto modo di vedere estrema approssimazione e profonde incertezze su tutto (dall’uso del pc in poi…).
    L’amministrazione sta compiendo una operazione dissennata, senza a mio avviso validi fondamenti, e soprattutto si correrà il rischio di una inversione di potere contrattuale ingestibile.

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  22. Guardi che le sue riflessioni, oltre ad essere estremamente superficiali, al momento non si può dire rispondano al vero. Per il semplice motivo che le condizioni di “eventuale passaggio di personale” non sono chiare.
    Quando si parla di costo zero e di risparmi, bisogna stare molto attenti. Io sono stato all’incontro (il primo, il secondo e’ già stato rinviato) sulla multi servizi in cui si chiede il confronto con i cittadini e ho avuto modo di vedere estrema approssimazione e profonde incertezze su tutto (dall’uso del pc in poi…).
    L’amministrazione sta compiendo una operazione dissennata, senza a mio avviso validi fondamenti, e soprattutto si correrà il rischio di una inversione di potere contrattuale ingestibile.

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  23. In realtà, quella che lei chiama razionalizzazione, per il momento e’ solo un minestrone informe di competenze e attività mischiate senza criterio.
    Non si tiene poi conto di uno dei cardini fondamentali della razionalizzazione prevista nel salva italia e cioè la richiesta che le attività che si possono andare a “fondere” siano “simili e assimilabili”.

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  24. In realtà, quella che lei chiama razionalizzazione, per il momento e’ solo un minestrone informe di competenze e attività mischiate senza criterio.
    Non si tiene poi conto di uno dei cardini fondamentali della razionalizzazione prevista nel salva italia e cioè la richiesta che le attività che si possono andare a “fondere” siano “simili e assimilabili”.

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  25. uno schifo erano quellidiprima ed unoschifo restaconquellichecisonora.

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  26. uno schifo erano quellidiprima ed unoschifo restaconquellichecisonora.

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  27. Carissimo GEORGE come farti comprendere che il fallimento di RENATO sindaco sarebbe il fallimento di noi messinesi. Quei CINQUANTAMILA erano nostri concittadini elettori trasversali a tutti gli schieramenti politici in gara al primo turno, UDC, FORZA ITALIA, RESET, MOVIMENTO 5 STELLE, SEL, FRATELLI D’TALIA, RESET, compresi i renziani del PARTITO DEMOCRATICO. I miei numeri parlano e non mentono mai, forse il tibetano ne è più intimorito del tuo sarcasmo.

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  28. Carissimo GEORGE come farti comprendere che il fallimento di RENATO sindaco sarebbe il fallimento di noi messinesi. Quei CINQUANTAMILA erano nostri concittadini elettori trasversali a tutti gli schieramenti politici in gara al primo turno, UDC, FORZA ITALIA, RESET, MOVIMENTO 5 STELLE, SEL, FRATELLI D’TALIA, RESET, compresi i renziani del PARTITO DEMOCRATICO. I miei numeri parlano e non mentono mai, forse il tibetano ne è più intimorito del tuo sarcasmo.

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  29. MessineseAttento 10 Maggio 2015 19:02

    Conto i giorni che mancano alla potenziale elezione di un sindaco PD, ovviamente genovesiano. Sarà uno spasso, non credete?

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  30. MessineseAttento 10 Maggio 2015 19:02

    Conto i giorni che mancano alla potenziale elezione di un sindaco PD, ovviamente genovesiano. Sarà uno spasso, non credete?

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