Smantellata associazione a delinquere finalizzata all’accettazione e raccolta di scommesse clandestine

Smantellata associazione a delinquere finalizzata all’accettazione e raccolta di scommesse clandestine

Rosaria Brancato

Smantellata associazione a delinquere finalizzata all’accettazione e raccolta di scommesse clandestine

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venerdì 02 Dicembre 2011 - 07:34

Dieci le persone arrestate in tutta Italia e accusate a vario titolo di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata all’accettazione e raccolta di scommesse clandestine. Tre le persone ancora inreperibili Sequestrate otto società e numerosi conti correnti postali e bancari. Uno dei giocatori di questi siti on line si è tolto la vita per i forti debiti contratti

Scommesse pilotate,esperti informatici, siti internet clonati collegati con server all’estero. Tutto questo al centro dell’operazione Provider che ha permesso alla Polizia di Stato di sgominare un‘associazione dedita alle scommesse clandestine. Con il supporto dei colleghi della sezione di Polizia Postale di Catania, la Squadra Mobile è riuscita a mettere le manette ai polsi del gruppo di 10 persone che sfruttando le licenze regolari per la gestione di siti di scommesse on line, aveva creato una serie di siti paralleli, apparentemente identici a quelli autorizzati, e collegati a provider aventi sede all’estero che gli permettevano, grazie a dei sofisticati sistemi di gestione delle scommesse, di pilotare le partite di video poker in modo che la percentuale di carte vincenti non venisse mai fornita al giocatore e controllavano le scommesse delle partite sportive incidendo sulla percentuale delle puntate.
Il sistema era tarato in modo tale che il giocatore avesse l’impressione di vincere, ma alla fine se conteggiate il numero di partite vinte con quelle perse, queste ultime erano più numerose. Nel corso delle indagini condotte tra il 2008 e il 2009, gli investigatori hanno intercettato una telefonata in cui due degli arrestati discutevano del suicidio di uno dei giocatori on line, che si era talmente indebitato da decidere di togliersi la vita. Mente del gruppo era in 58enne Paolo Rigano, che in riva allo Stretto gestisce dei Bingo, e possiede la licenza per la gestione di alcuni siti controllati dall’amministrazione autonoma dei monopoli di stato. In questi mesi, gli esperti della Polpost hanno scoperto che i webmaster dei siti illegali per non essere individuati, in alcuni casi reindirizzavano il sito a delle homepage raffiguranti la Città del Vaticano, cliccando sopra questi link si accedeva ad un poker on line.
Otto le società sequestrate. Una ha sede a Messina, tre di queste a Latina, e poi Milazzo, Fiano Romano, Foggia e Alghero.
Oltre a Paolo Rigano in carcere si trova Silvio Mercieca, 28 anni, messinese come Mosè Angioletti, 34 anni, a cui sono stati concessi i domiciliari come anche Maurizio Trasatti, 69 anni, Eugenio C., 37 anni, Gaetano Madonna, 43 anni, Alessandro Donateo, 41 anni,  Franco De Sena, 34 anni,Daniele Madonna, 29 anni. irreperibili in questo mo mento Luigi Spina, 36 anni, Riccardo Rigano, 26 anni e Fernando Orlandi, 63 anni, direttore del casinò “Venezia Vittoriosa” che si trova a Malta.

3 commenti

  1. Estiqaatsi delle scommesse online pensa che solo poveri allocchi possano buttare i loro risparmi su giochini in rete. Che ora però gli imputati paghino per bene, soprattutto facendo chiudere le loro attività.

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  2. non penso si possa giudicare adesso legge solo poche righe scritte da qualcuno che probabilmente ha solo letto poche righe di un’ordinanza!
    ma tanto si sa..siamo tutti giudici in questo paese!

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  3. ma già che ci siamo, diamogli anche la pena di morte!

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