cronaca

Operazione Provinciale, quei voti del clan per Emilia Barrile

Nuova grana per l’ex presidente del consiglio comunale di Messina Emilia Barrile, già condannata al processo Terzo Livello, ora tirata in ballo nelle conversazioni del boss di Provinciale Giovanni Lo Duca, al centro del blitz scattato stamattina.

“A maggio c’è la votazione comunale. Quella mi ha chiamato, Emilia. ‘Però dice, io Giovanni, non ti posso dare né un soldo perché io sono sola’, dice…si è allontanata da Genovese. ’17mila voti, vorrei salire a sindaco’, dice. Allora gli ho detto, ‘Emilia, io ti do due curriculum, tu mi…’ ‘ma’ dice lei ‘io non posso fare che tu mi cerchi un posto al Comune’, ‘ma chi ti cerca un posto al Comune? ma pure a una mensa scolastica, quello che è, basta che è un posto sicuro, Statale, che piglia uno stipendio, “acqua, neve e vento”, che si pigliano i soldi. Nel frattempo pure che gli danno 8 ore, 10 ore, 6 ore, quello che è, ma basta che è messa in regola e prende uno stipendio”.

La conversazione è di marzo 2018, Lo Duca parla con la convivente. Per il Gip Maria Militello che ha firmato il provvedimento d’arresto non c’è “nessun dubbio che Emilia fosse la Barrile in quanto, a seguito della telefonata di Vaccarino del 27 marzo 2018, Anna Lo Duca lo rassicura che “non c’è bisogno… perché io l’ho detto a tutti e lo sto dicendo a tutti, i voti vanno a Emilia Barrile, Vaccarino e presidente Lino, Lino Cucè, stop!”.

Gli inquirenti intercettano poi un’altra persona, che lavora presso un’impresa di servizi ma si occupa anche di pratiche di invalidità, appoggiandosi al patronato di Gravitelli gravitante nell’orbita della Barrile. Si tratta di una donna alla quale si rivolgono proprio gli uomini di Lo Duca per seguire alcune pratiche di invalidità appunto. Una donna che ad un centro punto, avendo problemi con la famiglia Puleo-Tortorella per l’iter di una di queste pratiche, chiede l’intervento a sua tutela di Giovanni De Luca “u picciriddu”.

Barrile Silvestro

Emilia Barrile non risulta indagata. “Allo stato non risulta elevata alcuna incolpazione alla mia cliente, per fatti che comunque appaiono penalmente irrilevanti“, precisa l’avvocato Salvatore Silvestro, suo difensore.