Ultimo appuntamento, quello di Alfonso Maggio ,autore di Oplà alla Feltrinelli di Messina ,per spiegare ulteriori dritte sulla comunicazione in pubblico. Al centro di questo incontro un tema apparentemente banale per i più ma assolutamente fonte di ricchezza per altri. La domanda di partenza è questa:Ma come parli?. Spesso nelle relazioni quotidiane,la difficoltà di comprendere i discorsi o i piccoli messaggi dei nostri interlocutori dipende da una questione di metodo. Si, perché le parole sono importanti.

Quindi non bisogna tanto cambiare ma piuttosto integrare elementi nuovi. Ecco che da un semplice test valutativo sulla propria persona, possiamo capire se noi e chi ci circonda è una persona che ha particolari qualità visive o auditive o cinestesiche, ossia con una predisposizione al canale tattile,olfattivo,gustativo a differenza dei primi due che sfruttano i canali visivo e uditivo. Dall’ utilizzo di uno di questi specifici canali dipende la qualità della comunicazione e la capacità di comunicare in maniera chiara .

Infatti parlare ,diversamente da quanto potrebbe sembrare non è un fatto culturale o sociale, queste sono interpretazioni secondarie. L’attività retorica dipende unicamente dal nostro pensiero interiore e l’idea che comunichiamo ,in realtà è quella che abbiamo creato interiormente e che poi comunichiamo secondo il nostro modo di essere, secondo Maggio.

Dunque le persone visive sono quelle che si concentrano sull’osservazione visiva del mondo esterno, forniscono delle risposte secche ,concise e sono dotati del dono della sintesi, diversamente dalle persone auditive le quali amano il suono ,il dialogo e le discussioni. Infine vi sono quelle cinestesiche ,le quali si concentrano sulle sensazioni fisiche. Alla fine di questo ciclo di seminari, l’autore ha ricordato che tra un mese si terrà un incontro per discutere insieme del manuale Oplà e degli espedienti comunicativi al fine di raccontarsi le proprie esperienze e crescere insieme.

Azzurra Papalia