Ordinanza anti movida, la protesta degli imprenditori della notte VIDEO

Ordinanza anti movida, la protesta degli imprenditori della notte VIDEO

Giuseppe Fontana

Ordinanza anti movida, la protesta degli imprenditori della notte VIDEO

martedì 18 Luglio 2023 - 14:10

Botta e risposta tra gli esercenti e l'assessore Finocchiaro, che in commissione parla di "modifiche non così importanti"

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – L’ordinanza anti-movida continua a far discutere. Dopo la riduzione dell’orario di mezz’ora rispetto al provvedimento precedente, l’assessore Massimo Finocchiaro è stato convocato dalla terza commissione (presieduta da Emilia Rotondo) per ascoltare i consiglieri, tra consigli e critiche. Presenti in aula anche alcuni rappresentanti degli esercenti della litoranea, che hanno ascoltato quanto detto dall’assessore prima di spiegare ai microfoni di Tempostretto quali sono i problemi legati alla riduzione dell’orario.

Finocchiaro: “Modifiche non così importanti”

“L’ordinanza iniziale – ha spiegato Finocchiaro – ha preso spunto da quella dell’anno precedente dell’allora assessora Musolino. Ma andava dal 5 agosto in poi. Nella nostra riproposizione volevamo riprendere quegli orari. La questura e la prefettura si sono confrontate poi con i sindaci di tutta la provincia per provare a uniformare questi orari, con il Comune di Messina capofila. Da questo confronto coi sindaci è emerso che l’ordinanza andava ritoccata molto al ribasso. Siamo riusciti a modificare di sola mezz’ora, reintroducendo il lunedì che poi in questa fase di trattativa abbiamo tolto. La nuova ordinanza non è altro che quella dello scorso anno ritoccata di 30 minuti, dalle 3 alle 2.30, eccetera eccetera. Non sono così importanti come modifiche né che possano intaccare il turismo”.

Le proteste dei consiglieri

Ma i consiglieri protestano. Dario Carbone, Ugo Zante e Antonella Russo portano in aula le critiche dei cittadini e degli imprenditori su modalità e contenuti dell’ordinanza. La consigliera del Pd chiede: “Ma cosa dovremmo fare con un’ordinanza che non è accettabile? Io so che tavoli tecnici ne sono stati fatti a settembre, ottobre, novembre, dicembre. La prima ordinanza è stata concordata con gli esercenti, ma l’ultima l’hanno appresa dai giornali ed è immotivatamente restrittiva se il lunedì non si può fare musica o non ci può essere un pomeriggio in cui si può ballare. Succede ovunque, ma a Messina no. E qual è la ratio di diminuire di mezz’ora? Inoltre uniformare la riviera al centro, che ha caretteristiche diverse, è impossibile”. La richiesta dei consiglieri è di un regolamento definitivo per permettere con anticipo agli imprenditori di ragionare con netto anticipo su giorni e orari in vista delle prossime estati. Russo: “E poi chiudo sui bus, fino alle 5 ma per chi se i locali chiudono alle 2.30? Il bus così a cosa serve? Non ci serve a regolamentare la movida con un’ordinanza simile. Era stata proposta una ztl dal Papardo all’Annunziata, quella sì che sarebbe stata una bella mossa. Ma il Comune ha deciso di trasformarsi in uno stato di polizia, qualcosa che non fa bene ai giovani, agli imprenditori e nemmeno a voi”.

Finocchiaro: “Attendiamo le proposte per agosto”

Finocchiaro nega problematiche e spiega che “siamo aperti al dialogo ma non possiamo essere ostaggio di preconcetti. Sono ancora in attesa di un programma per il periodo di agosto, si erano dati loro la possibilità di autoregolamentarsi ma non è successo. Resto in attesa ma non posso lamentarmi della fotografia attuale”. A lamentarsi sono gli esercenti, che alle 2.30 devono chiudere le attività senza poter vendere più alcolici o far suonare i dj, oltre a dover programmare attività il lunedì senza possibilità di musica e a non avere autorizzazioni per eventi pomeridiani.

4 commenti

  1. Non sono imprenditori della notte. Sono Imprenditori della riviera, che come tutte le riviere d’Italia, d’estate, vive naturalmente la notte. Messina ha il problema che la speculazione edilizia, i palazzinari, hanno realizzato negli ultimi decenni enormi condominii in riviera. Anche se la maggior parte delle persone hanno scelto coscientemente di vivere in riviera, con tanti lidi, locali, traffico intenso di notte in estate, altri hanno creduto erroneamente di andare a vivere nella tranquillità. Altri ancora hanno creduto e credono di imporre ad un luogo destinato naturalmente al mare, al divertimento, il silenzio. Trasformare una grande riviera come quella di Messina in una via del riposo sarà impossibile. Nei quasi settant’anni della mia vita, ed ho girato molto, non ho mai visto una cosa del genere. Chi sceglie di vivere in riviera, specie in una città come Messina, dove non mancano i luoghi silenziosi e tranquilli, deve accettare decine di lidi e di locali di ogni tipo, che prolungano, naturalmente, come in tutta Italia, e nel mondo, l’orario. La riviera di Messina, un tranquillo paesino di montagna, non lo sarà mai.

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  2. Si le proposte ad Agosto potevi fare direttamente a Settembre

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  3. i locali che fanno musica o si mettono fuori i centri abitati o tutti sotto la casa del sindaco

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  4. Ricordo le parole di un imprenditore romagnolo: “Noi abbiamo la fortuna che al sud non riuscite ad organizzarvi”. Questa frase ha una verità di fondo caratterizzata, soprattutto, dalla cittadinanza che pretende, egoisticamente, di curare il proprio orticello senza considerare gli interessi della collettività. Non esisterebbe lo sviluppo della riviera romagnola, se imprenditori e cittadini romagnoli avessero sposato le idee messinesi.

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