Ospedale Papardo, due sale operatorie sequestrate da due mesi. "I vertici non parlano"

Ospedale Papardo, due sale operatorie sequestrate da due mesi. “I vertici non parlano”

Redazione

Ospedale Papardo, due sale operatorie sequestrate da due mesi. “I vertici non parlano”

martedì 14 Gennaio 2025 - 11:39

La Uil contro la dirigenza dell'ospedale: "Hanno intimato ai dipendenti di non parlare con la stampa"

“E’ inammissibile ed assordante il silenzio dell’assessorato regionale alla salute ed è altrettanto preoccupante il mutismo dei vertici dell’azienda ospedaliera Papardo”. Così Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, in merito al sequestro di due sale operatorie avvenuto lo scorso 23 novembre, quasi due mesi fa.

“In tal senso, dobbiamo registrare che, alla luce delle pesanti imputazioni che sono alla base dell’inchiesta della Procura della Repubblica, nessuno ha sentito il dovere di comunicare ai lavoratori del Papardo (medici, infermieri, oss, osa e amministrativi), all’utenza e, più in generale, a tutta la cittadinanza la posizione aziendale che, senza inutili alibi, dovrebbe esprimere chiarezza rispetto ad una vicenda drammatica e senza precedenti. Inoltre, nessuna concreta iniziativa organizzativa è stata assunta dai vertici aziendali per procedere all’apertura di nuove sale operatorie finalizzate a garantire l’operatività dell’ospedale, atteso che decine e decine di interventi programmati sono saltati creando ulteriore caos sanitario costringendo gli utenti ai viaggi della speranza o, ancor peggio, a rivolgersi alle strutture private. Al danno, quindi, si è aggiunta la beffa. Pertanto, appare puerile il diktat inviato dai massimi vertici dell’azienda ospedaliera Papardo a tutti i dipendenti con il quale è stato intimato di non parlare con la stampa: un antistorico arroccamento, ingiusto ed ingiustificabile, che dimostra enorme debolezza nell’affrontare con la doverosa trasparenza una drammatica emergenza sanitaria e sociale. Il difficile momento, viceversa, richiederebbe autorevolezza per dare concrete risposte finalizzate a ricostruire la necessaria serenità per i lavoratori del Papardo e per i cittadini-utenti“ ha così concluso Ivan Tripodi.

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