Due delibere per il consuntivo, confusione ed approssimazione. Rendiconto 2013 ancora in alto mare

Due delibere per il consuntivo, confusione ed approssimazione. Rendiconto 2013 ancora in alto mare

Danila La Torre

Due delibere per il consuntivo, confusione ed approssimazione. Rendiconto 2013 ancora in alto mare

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lunedì 17 Novembre 2014 - 23:02

Nella tarda mattinata di oggi è previsto un incontro tra il commissario ad acta Garofalo, i componenti dell’Ufficio di Presidenza della Commissione Bilancio Cucinotta, Trischitta, Abate e la presidente del Consiglio comunale Barrile

A Palazzo Zanca non si era mai arrivati a novembre senza un bilancio consuntivo. Dicembre è ormai alle porte e il Comune di Messina non solo non ha ancora il bilancio di previsione 2014 – lo scorso anno il previsionale venne votato il 30 dicembre e quello prima addirittura il 31 dicembre, solo tre ore prima della mezzanotte – ma neanche il rendiconto 2013.

L’unica novità di queste ore è che i tempi di approvazione sono destinati a dilatarsi ancora perché i consiglieri comunali non sanno che pesci prendere con le due distinte delibere approvate dalla giunta, entrambe avente ad oggetto il consuntivo 2013 (VEDI CORRELATO).

Agli atti della commissione bilancio, infatti, c’è sia la proposta di delibera approvata a giugno, con la prima versione del consuntivo 2013, che quella approvata ad ottobre, con la versione “bis”, rivista e corretta secondo i “suggerimenti” del Collegio dei revisori dei conti, che avevano sonoramente bocciato il documento contabile presentato in estate dalle Giunta. Solo la prima però è stata incardinata ai lavori del Consiglio comunale e da giugno tiene in piedi la sessione bilancio, che – in questi mesi – i consiglieri hanno accuratamente cercato di “preservare”.

In teoria, in Aula dovrebbero arrivare entrambe le proposte ma i consiglieri – come spiegato nei giorni scorsi (vedi sempre correlato)- nutrono non poche perplessità su tale procedura, che è certamente insolita ma forse anche illegittima.

Per dirimere la questione, che non è solo formale ma anche sostanziale, perché le due delibere votate dalla giunta di diverso non hanno solo il numero di protocollo ma anche dati e numeri relativi al rendiconto – è stato chiesto ed ottenuto un incontro con il commissario ad acta Antonio Garofalo, nominato dalla Regione per sorvegliare ed eventualmente intervenire nell’iter di approvazione del consuntivo.

Alla riunione – prevista per la tarda mattinata di oggi – parteciperanno i componenti dell’Ufficio di Presidenza della Commissione bilancio (Nicola Cucinotta, Pippo Trischitta e Carlo Abate) e la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile.

I consiglieri chiederanno al funzionario regionale come comportarsi per incorrere in irregolarità. In particolare, sottoporranno all’attenzione del commissario le due soluzioni che intendono proporre alla giunta Accorinti per uscire da questa anomala soluzione, invitandola o a ritirare la prima versione del consuntivo, avviando quindi anche una nuova sessione di bilancio; oppure a ritirare la delibera con il consuntivo “bis” per presentarne il contenuto sotto forma di emendamento direttamente in Aula ed eliminare così il problema della doppia delibera.

I consiglieri sono in cerca di risposte e rassicurazioni per non sbagliare e non pagare in futuro le conseguenze di atti e comportamenti errati. Di certo, la vicenda che ha al centro il consuntivo 2013 palesa tanta confusione quanta approssimazione. Sia da parte della giunta che da parte del Consiglio comunale.

Danila La Torre

12 commenti

  1. gente scarsa che si arroga il diritto di governare la città senza avere il coraggio di riconoscere di essere confusionari ed incompetenti tirarne le somme e scomparire .

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  2. gente scarsa che si arroga il diritto di governare la città senza avere il coraggio di riconoscere di essere confusionari ed incompetenti tirarne le somme e scomparire .

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  3. mariedit a breve fornirà una spiegazione esaustiva facendoci capire che LORO hanno ragione e noi scarsi abbiamo come al solito torto

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  4. mariedit a breve fornirà una spiegazione esaustiva facendoci capire che LORO hanno ragione e noi scarsi abbiamo come al solito torto

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  5. Giunta e cc sono totalmente inadeguati. Ormai davvero si può solo sperare nel dissesto “imposto”, al fine di evitare altri guai con le scelte scellerate di questi signori.
    Ci manca solo che abbiano il tempo di creare una multi servizi SPA o altre cose del genere.
    Da brividi sia l’approssimazione che la scarsa (nulla) attenzione nei confronti dei cittadini/contribuenti

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  6. Giunta e cc sono totalmente inadeguati. Ormai davvero si può solo sperare nel dissesto “imposto”, al fine di evitare altri guai con le scelte scellerate di questi signori.
    Ci manca solo che abbiano il tempo di creare una multi servizi SPA o altre cose del genere.
    Da brividi sia l’approssimazione che la scarsa (nulla) attenzione nei confronti dei cittadini/contribuenti

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  7. è in pensione e non ha i numeri

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  8. è in pensione e non ha i numeri

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  9. Il diritto a torto o ragione gli è stato dato dalle urne.
    Sull’operato c’è da discutere, sulla legittimità, no quindi non dica enormità.

    Salvatore

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  10. Il diritto a torto o ragione gli è stato dato dalle urne.
    Sull’operato c’è da discutere, sulla legittimità, no quindi non dica enormità.

    Salvatore

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  11. Le persone che ci governano le abbiamo scelte noi.
    Continuiamo a vedere un solo lato della medaglia, ovvero quello che ci piace di più o che ci fa meno male.
    E’ la città ad essere “scarsa” come dice lei.
    Purtroppo a volere fare autocritica ed abbandonare il proprio lavoro per manifesta incompetenza o inutilità, ci si ritroverebbe con la città vuota, e sarebbe la fortuna di Messina, povera sventurata.

    Salvatore

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  12. Le persone che ci governano le abbiamo scelte noi.
    Continuiamo a vedere un solo lato della medaglia, ovvero quello che ci piace di più o che ci fa meno male.
    E’ la città ad essere “scarsa” come dice lei.
    Purtroppo a volere fare autocritica ed abbandonare il proprio lavoro per manifesta incompetenza o inutilità, ci si ritroverebbe con la città vuota, e sarebbe la fortuna di Messina, povera sventurata.

    Salvatore

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